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Di solito non pubblico articoli che contemplano anche le affermazioni positive sul denaro per una scelta fatta a monte del Blog…ma il punto di vista di Michela Ruffino al riguardo l’ho trovato  interessante e veritiero..Quindi faccio una piccola deroga  …che questo scritto possa essere  davvero illuminante in merito…

Qui troverete Il Blog di Michela :http://michelaruffino.weebly.com

PERCHE’ LE AFFERMAZIONI POSITIVE SEMBRA CHE NON FUNZIONINO
a cura di Michela Ruffino, consulente olistico

Carissimi, alcuni clienti sono arrivati a me che già conoscevano il pensiero positivo e avevano  letto i migliori best sellers sulla Legge dell’Attrazione e della Creazione intenzionale con questo interrogativo:perché le affermazioni positive non funzionano? Molti di voi si sono applicati in affermazioni, mantra, senza ottenere alcun cambiamento nella propria vita, o ottenendo risultati momentanei.
Ovviamente c’è una risposta specifica per ciascuno di voi! Questa risposta dipende dal vostro pacchetto di credenze.
Prendiamo ad esempio il discorso del denaro, che punzecchia molti al momento. In genere quando una persona si percepisce in stato di carenza economica o di bisogno, un coach olistico o i testi consigliano di ripetere “io credo nell’abbondanza, io ho tutto ciò che mi serve, io amo il denaro e il denaro viene a me con facilità” e frasi del genere. Il problema è che se non ci credete veramente non funziona! Anzi, peggiora la situazione! Durante una affermazione positiva applichiamo la nostra parte conscia ossia il 5% del nostro pensiero, mentre il 95% del nostro pensiero probabilmente viaggia nel senso contrario poiché è ancorato a qualche credenza, ad esempio che il denaro non cresca sugli alberi, non ce ne sia per tutti, vada spesso ai loschi e ai furbi, sia sporco, non sia per gli umili, etc… Quindi il nostro subconscio ci porterà a notare tutti i casi in cui le nostre credenze ‘hanno ragione’, e ci condurrà a comportamenti incoerenti con quanto abbiamo positivamente affermato (ad esempio il risparmio, mettere i soldi sotto al letto o comprare solo prodotti in offerta al supermercato facendo estenuanti confronti di prezzo, cozza con la affermazione che il denaro è infinito, viene a me facilmente e in abbondanza, etc). Quindi bisogna andare a vedere qual è la credenza più forte che avete circa il denaro, seguendo l’esempio, ma naturalmente lo stesso procedimento va svolto per altre tematiche (relazioni di coppia, linea e alimentazione, lavoro, figli, etc.)
Quando ero piccola il mio papà lavorava all’estero. Lui stava inseguendo i suoi sogni e applicando le sue migliori potenzialità tant’è che il suo lavoro gli piaceva talmente tanto che nonostante i posti in cui lo mandavano fossero estremamente poveri e disagiati, lui ha avuto il successo sperato. Quando lo salutavo all’aeroporto, dopo aver messo di nascosto nella sua valigia un chicco di pasta come vedevo fare in pubblicità, lui mi ripeteva che doveva partire per fare più soldini e darmi tutto ciò che mi era necessario. Vi potete immaginare a cinque anni quanto mi poteva interessare avere una cosa in più rispetto al mio papà che il sabato mi faceva le uova strapazzate con la musica lirica a palla. Per effetto infatti non chiedevo mai giocattoli, non sia mai questo avrebbe ‘causato’ un altro viaggio di mio padre.
Quando ho lasciato il lavoro come Responsabile Risorse Umane, grazie al quale guadagnavo molto bene dopo nove anni di carriera (ricalcando lo schema “persona in carriera di successo” di mio padre), non fu difficile avere clienti visto che avevo compreso ChiSonoVeramente (un counsellor/guida) ma farmi pagare all’inizio fu difficile! Attiravo solo amici che si aspettavano di non pagare, persone che non potevano pagarmi, sbadati che scordavano di fare il bancomat, persone con debiti, etc. Perché? Perché non potevo mischiare il mio Amore per la Missione con il denaro che mi aveva separato dal mio papà. Una ulteriore credenza che giaceva nel mio subconscio, era che una brava persona che fa del bene agli altri non può accettare il denaro altrimenti lo fa per lucro. Su questo argomento magari tornerò un’altra volta poiché, al di là del necessario distinguo tra un sostegno fra amici da un aiuto professionale, aiutare gli altri senza nulla in cambio crea karma.
Ci tengo a specificare che il mio papà mi ha veramente ricoperto di affetto, e non solo di cose, ma nella sua ingenuità pensava di darmi una bella risposta. Quindi ora non iniziate a cercare gli scheletri nell’armadio e a provare rancore per i genitori, l’insegnante che vi ha detto questo o quello, o col bimbo monello che vi fece sbucciare il ginocchio. Lo scopo non è trovare il colpevole e separare, ma semplicemente comprendere come si è innescata la credenza e trasformarla. Come ho fatto? Non è la sede, ma posso anticiparvi che ho osservato i quadri che mi ha regalato, ognuno proveniente da un posto diverso delle sue missioni e l’ho immaginato tutto felice mentre lo comprava per la sua bambina che un giorno sarebbe diventata donna e lo avrebbe appeso dentro la sua casa ricordando del papà che all’altro capo del mondo l’ha sempre pensata.  A suo modo, quella materia è una forma di amore. Opinabilissimo…ma tocca far pace col passato altrimenti non si procede e continuiamo a replicare senza possibilità di vivere il presente! Ovviamente ho scoperto alle credenze a riguardo, ma ripeto non è la sede.
Dunque “le affermazioni non funzionano se si limitano a essere delle dichiarazioni di quanto tu desideri sia vero. Le affermazioni funzionano soltanto quando si tratta di dichiarazioni che tu già conosci come vero” (Conversazioni con Dio di Neale Donald Walsh)
Quindi inutile affermare “sono una persona amata” se poi non credete che gli altri vi amino e voi siete i primi a non amarvi. “Sono ricco” è inutile se prima non ponete l’attenzione su tutto ciò che possedete e ne siete grati. E così via.
Con questo articolo non voglio affatto screditare le affermazioni e il pensiero positivo! Tuttavia è necessario utilizzarle con Consapevolezza circa i propri temi, riscrivere le proprie credenze e dare dunque il via ad un sostegno illimitato tramite le affermazioni che diventano il fulcro del nostro potere  creativo.

Per maggiori info michelaruffino.weebly.com
Un abbraccio luminoso!
Michela
ps. il 28/02 terrò a Roma un evento a riguardo, vedi facebook o scrivimi a michela.ruffino@gmail.com

Riproduzione consentita con citazione della fonte
Michela Ruffino, Consulente Olistico
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One Reply to “PERCHE’ LE AFFERMAZIONI POSITIVE SEMBRA CHE NON FUNZIONINO ?!”

  1. Sarebbe interessante Provare a eliminare il “pacchetto di credenze” in presenza di un “KARMA” che quando nasci ti dirige verso la proiezione della tua ombra interiore, Allora stranamente si osserva che Il pacchetto te lo terrai bello caro caro fino a quando non avrai illuminato ciò che devi assimilare realmente interiormente in questa vita a livello “animico” ovvero integrando le esperienze in modo costruttivo e in modo funzionale a cosa deve essere integrato nella tua consapevolezza interiore; solo allora si configurerà un destino diverso.

    I pacchetti di credenze si può stare a smontarli come si vuole condizionando l’inconscio in mille modi ma non si possono bypassare le leggi evolutive divine quindi il karma, ne bypassare la propria ombra; viceversa è La solita minestra dell’uomo che si autoglorifica creatore di se stesso dimenticando che ha un potere ben più grande solo quando fa “la volontà del padre”, concetto totalmente diverso e di ben altro spessore appartenente ad un “vero cammino”.

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