A volte saliamo su treni di disperazione. Da una stazione li acciuffiamo al volo sperando tanto di tornare a casa, ma si rivelano essere una tortura. Sono treni pieni di conflitti e di giudizio, dove affronti difficoltà su difficoltà. Cerchiamo di cambiare posto a sedere, ci spostiamo fra i vagoni alla ricerca di ristoro, ma sono treni intrisi di sofferenza che continuano ad andar dritti nonostante le nostre suppliche di scendere. C’é chi prova gusto a litigare con le altre persone e a dare loro la colpa, altri formano dei gruppi per buttare giù la porta del capotreno che non risponde. C’é qualcuno che fa affari sul treno, ed altri rubano le cose di chi ‘ha dato di matto’.
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Abbiamo cercato di capire con chi stare, chi frequentare per sentirci un po’ meglio, ma alla lunga la solfa non cambia. Tanta sofferenza senza sosta.

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Siamo sfiniti, a nulla serve ragionare, parlare, meditare. Non c’é soluzione, il treno continua ad andare avanti senza sosta, non ci resta che accettarlo. Non sappiamo dove andremo, non ci resta che restare. Siamo all’angolo, non ci sono più mosse che possiamo fare.
Amiamo la Vita e ricordiamo a noi stessi che tutto ha un senso: Dio, la Vita, l’Universo, non ci ha abbandonato. Ricordiamo quante volte brutte situazioni hanno portato a cose belle per noi. Accettiamo ciò che é, raccogliendoci nella nostra fede perché sappiamo che chi vede ha occhi per vedere.

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Arriva il Silenzio. Guardiamo il paesaggio fuori dalle finestre. E respiriamo. Semplicemente respiriamo. C’è calma adesso. Una resa piena di pace.
Ed é questo il giorno in cui il treno si ferma…
Ci fiondiamo fuori dal vagone, lasciando tutto ciò che abbiamo dentro al treno, tale é la nostra fretta di uscire e la poca importanza che hanno assunto le nostre cianfrusaglie in quella sofferenza. Ancora sconvolti, ci dirigiamo a passo lesto fuori dalla stazione, sollevati però che la corsa é finita. Siamo leggeri, spaziosi, senza nulla in mano, senza nulla addosso, ma sì! Affrettiamo il passo alla ricerca di un cartello che ci dica dove siamo. Riconosciamo qualche insegna, il bar e l’edicola. Eccola quella é la strada di casa! Incredibile! L’aria é fresca, finalmente il cielo immenso su di noi e la nostra amata terra sulla quale sgambettare liberi. Ogni sasso, ogni filo d’erba, sembrano vivi. Persino le automobili, lo smog, e la confusione ci fanno sorridere.

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Entriamo in casa, mai stata così bella, luminosa, e piena di colori. E ci sono i nostri cari, i soliti, teneri nelle loro imperfezioni. Nulla é cambiato nel mobilio e fra le nostre cose, all’incirca é tutto come lo avevamo lasciato. Amici ci vengono a salutare come non fossimo mai partiti. E noi stupiti della freschezza con cui tutto questo semplicemente accade. Conversiamo, riposiamo, sbrighiamo le faccende, custodendo in silenzio questa leggerezza. Qualche turbolenza arriva e se ne va, mentre la casa resta.
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Uno sguardo fuori dalla finestra, da dove in lontananza scorgiamo la stazione e sentiamo lo sbuffo di quel treno benedetto che ha caricato su altre persone…
Vai treno, grazie, ti amo.Michela🌺Info Percorsi e Consulenze di Counselling Olistico visita il sito web michelaruffino.weebly.com ~ Scrivi una email michela.ruffino@gmail.com ~ Entra nel gruppo Facebook Cuore e Scarponi https://m.facebook.com/groups/cuoreescarponiCopyright© tutti i diritti sono riservati. Condividi i contenuti integralmente citando la fonte, ovvero Michela Ruffino, e riportando il link del sito. Grazie!

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