LUNA PIENA IN SCORPIONE

La Luna del passaggio nella caverna

 

E’ stato già scritto tanto e quasi tutto di questa luna del Wesak, la notte del plenilunio nel Toro quando il Buddha morì, nel 483 a.C.L’Illuminato raggiunse la soglia del Nirvana – la grande liberazione che interrompe il ciclo delle reincarnazioni terrene – ma mentre stava per varcare quella soglia, voltandosi indietro vide la sofferenza del genere umano e, mosso da profonda compassione, non riuscì a proseguire. Pronunciò dunque un solenne giuramento: ogni anno, nel momento esatto del plenilunio nella costellazione del Toro, egli sarebbe tornato sulla terra a portare la sua benedizione a tutta l’umanità, incoraggiandone l’evoluzione spirituale. ( per approfondire leggete anche questo bellissimo articolo sul rituale del Wesak:  cosa significa e come si celebra.

Quindi, io che mi ritrovo sempre a scrivere le mie riflessioni sulla Luna piena, poche ora prima che si verifichi, cercherò di dare una mia visione legata al sentire e al percepire, e aiutarvi nel posizionarvi energeticamente nell’attraversare questo momento ciclico, che avviene ogni mese, in una colorazione ogni volta differente.

La Luna piena sarà nel segno dello Scorpione, alle ore 07.23 del 22 aprile 2016, e ci porrà direttamente a confronto con la sfera delle nostre emozioni più profonde legate alla paura della perdita e alla ricerca di sicurezza  radicamento in cose permamenti. L’asse Toro – Scorpione ci pone innanzi all”invevitabile passaggio, spesso doloroso, attraverso cui, tramite il riconoscimento dell’ombra, possiamo passare una soglia, e per fare questo dobbiamo passare momentaneamente dalla perdita di qualcosa, affinchè si crei lo spazio per acquisire qualcosa d’altro.

Quello che vi è oltre il passaggio della porta, è un nuovo inizio in un gradino più alto di consapevolezza, in cui noi avremo nel passaggio, abbandonato qualcosa che non ci servirà più nella nuova fase in cui saremo. Nella nostra crescita e sviluppo d’identità attraverso le esperienze che la vita ci pone e che noi attraiamo, facciamo un percorso a spirale, ogni spirale richiede l’attraversamento di un passaggio per poter salire ad uno stadio più allargato di visione e comprensione, e di crescita. E’ un percorso archetipico che fa parte di tutte le fasi di crescita, in cui solo dopo aver attraversato quel passaggio, siamo in grado di guardare indietro e vedere il percorso, ma durante, in genere, siamo spaventati e ci aggrappiamo a tutte le antiche sicurezze (simbologia Toro).

Ecco, il momento del plenilunio nello Scorpione, rappresenta quel gradino e quel passaggio nel buio prima della luce, il momento in cui dovremo varcare la porta, passare dal quel cunicolo molto stretto, proprio come nelle favole o nei racc0nti mitologici; la porta ancora le vediamo chiusa, il corridoio è spesso molto buio, umido e anche maleodorante, perchè a volte può essere simile a una caverna, o a un mondo sotterraneo irto di pericoli e creature che ci reppellono o spaventano. E’ un passaggio che ha a che fare con tutti  quei miti o archetipi che narrano del perdersi nel buio e dubitare del nostro cammino e della meta finale: il momento  cruciale in cui ogni eroe, quasi sul punto di smarrirsi e arrendersi, trova i tesori e i talenti nascosti dentro di sè, che pensava di non possedere.

Accade in queste storie che parlano con un linguaggio comune rispetto a tutte tappe iniziatiche, che all’inizio del viaggio il nostro eroe sia stato provvisto di una sorta di amuleti, o oggetti magici, e qualcuno gli abbia detto, portali sempre con te anche se ora non ne capisci il motivo, al momento giusto saprai come usarli. E così accade, è solo in quel momento, nella notte più nera dell’anima, il momento della nigredo nel processo alchemico che noi scopriamo di potercela fare con risorse fino allora sconosciute; nel periodo della nigredo, ogni elemento materiale, psichico, spirituale, viene gettato in un luogo di putrefazione, per divenire lentamente parte di un “tutto” nero e indiviso.
Così come il seme, per dare frutto, deve morire e spaccarsi, ogni frammento materiale, per poter contribuire alla Grande Opera, deve prima essere abbandonato alle tenebre del suo sfacelo fisico, affinchè le impurità inizino ad abbandonarlo e l’intima natura degli elementi possa prepararsi per una profonda e successiva purificazione (“albedo”).

 

Nella simbologia greca questo passaggio era il famoso viaggio nel Tartaro. Nella mitologia greca vi era il Tartaro, nome originariamente usato per indicare gli inferi. Il Tartaro è il mondo psichico nel profondo dell’uomo, dove risiedono tutti gli istinti inferiori, come la brama di uccidere e distruggere, la sete di sangue, la paura, l’odio, la vendetta, il desiderio di potenza eccetera. Non è facile da ammettere a se stessi, ma tutte risiedono in noi. Abbiamo represso tutte le nostre emozioni oscure confinandole nel profondo regno di Tartaros. Questa è l’eredità umana, risalente a tempi antichi.

Ora dunque, ognuno a suo modo, e spesso in modo molto sottile e inconsapevole, perchè la Luna lavora sulle emozioni e sugli antichi meccanismi inconsci e non certo con la chiarezza della parte conscia, stiamo compiendo un viaggio all’interno dei nostri più intimi e reconditi schemi di difesa emozionale, per fare un ulteriore saltino oltre la porta. Ogni mese la Luna permetterà questo viaggio nella spirale che più volte ci troveremo a ripassare, ogni 28 giorni ripasserà nello stesso segno, se pur differentemente, perchè la Luna piena in quel segno, come ora nello Scorpione sarà solo una volta l’anno, e cioè quando la zona di luce, e cioè il Sole, sarà nel segno delToro.

La parte quindi che noi sentiremo molto fortemente, sarà paradossalmente quella in cui c’è il Sole, infatti, è come se la Luna Piena ci permettesse ancora di più e fortemente di sviluppare il polo opposto, in questo caso, la ricerca di sicurezza terrrena, il nostro senso di valore interno, la paura del cambiamento, il nostro saper nutrire le nostre zone di “fame affettiva” rappresentate dalla simbologia Toro. Proprio sentendo ancora di più la nostra parte desiderante, che potremo avere la forze di avventurarci nel buio della nostra caverna interiore per poter scoprire la vera causa delle nostre paure, delle nostre insoddisfazioni, e andare a nutrire ( simbologia Toro per eccellenza) le zone d’ombra ferite, lasciando andare il passato.

Siamo assolutamente spinti e supportati in questo viaggio, un potente trigono di Terra, ci sosterrà nel Plenilunio, Mercurio in Toro, Giove in Vergine e Plutone in Capricorno, saranno la nostra rete di sostegno e il lume che ci riporterrà al concreto delle nostre vite, quando penseremo di esserci smarriti. Ascoltiamo il corpo in questa magica Luna, nutriamoci con tutto l’amore che possiamo, e perdoniamo una volta ancora le nostre debolezze se dovessero accentuarsi in questi giorni prima e dopo la Luna piena, le ferite, i sentimenti di noi che non vorremmo avere, e abbracciamoli con tenerezza infinita. Non ricacciamoli nel Tartaro, e nell’ombra, perchè essi, ancora chiederanno ancora la nostra attenzione, con più e più forza.

E poi ricordate, è proprio e solo in quel buio, che l’eroe scopre nella borsa quell’amuleto, o quel gingillo che gli permetterà l’uscita alla luce, è solo nel nostro viaggio nel buio, che potremo trovare le risorse nascoste, anche a noi stessi, che potranno emergere e portarci ad attraversare la soglia.

FONTE : http://www.sentieroastrologico.it/luna-piena-in-scorpione/

 

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