L’universo che conosciamo è fatto di vibrazioni con cui continuamente abbiamo contatto. Esse viaggiano in tutte le direzioni nell’etere ed in ogni tipo di materia, dalla più grossolana alla più fine. Queste vibrazioni, o frequenze, sono invisibili all’occhio umano, ma facilmente percepibili sopratutto con le nuove tecnologie.
Il telefonino, il satellitare o i vari collegamenti interattivi senza filo, sfruttano questi campi vibrazionali che esistono in natura per rendere reale una “magia”; immaginiamo un antico romano che osserva il funzionamento di un telefonino: esso può facilmente convincersi che ha di fronte dei poteri telepatici.
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Chi invece vive al giorno d’oggi, capisce che parlare a distanza è una cosa “normale” anche se bisogna rendersi conto che l’uomo non ha “inventato” le autostrade virtuali dove le conversazioni telefoniche hanno luogo e viaggiano. Esse esistono da sempre; semplicemente l’uomo con le sue tecnologie le sfrutta senza modificarne la natura. Quindi ha torto l’antico romano, non conoscendo la tecnologia, se afferma che si tratta di magia?
Le vibrazioni si presentano in scale di frequenze. Un colore, un suono possono essere catalogati ad una determinata frequequenza. Anche il pensiero umano si è visto che appartiene ad una sua determinata vibrazione la quale varia a seconda della tipologia del pensiero stesso. Per chiarire meglio questo concetto dobbiamo capire che il pensiero è un’emissione di onde e quindi di energia. L’ex dipendente della CIA Cleve Backster nella sua opera “Primary Perception: Biocommunication with Plants descrive esperiementi che comprovavano una correlazione tra pensiero umano e ambiente circostante già dai primi anni 70. Utilizzando delle piante fu possibile dimostrare che in natura esiste una rete, non fisica, che mette in comunicazione determinate frequenze vibrazionali e che tale sistema sia influenzabile dai pensieri e dalle emozioni umane. Oggi è ormai scientificamente dimostrata la capacità dei vegetali e di interagire con l’ambiente e gli altri esseri viventi mediante queste energie sottili. Masaru Emoto fece nell’era moderna esperimenti simili ma utilizzando materia non organica come acqua e ghiaccio, tra le sue pubblicazioni ricordiamo “La coscienza dell’acqua.
Sono molti gli esperimenti fatti che fanno supporre un collegamento atomico perenne di tutte le molecole che oggi esistono; dal materiale inorganico all’essere vivente, dall’aria che respiriamo alla terra su cui camminiamo. Tutto è composto di atomi e questi atomi essendo la matrice unica della materia, collegano tutto e tutti in un unica rete invisibile all’occhio umano. 
Il fisico Helmut Schmidt fece alcuni esperimenti con alcuni generatori di numeri casuali. I numeri venivano prodotti come risultato di decadimenti radioattivi i quali, casualmente, evidenziavano una scala numerica di uno e di zero. Poiché queste emissioni radioattive (decadimento di un elettrone) sono in accordo alla teoria della casualità, dovevano apparire casuali anche i risultati, cioè dovevano uscire in maniera imparziale tanti uno quanti zero, vale a dire un 50% di probabilità cosi come avviene lanciando una monetina. In parallelo sono state usate alcune persone che si “sforzavano mentalmente” di far uscire o più uno o più zero; il risultato fu che i soggetti potevano causare un aumento dei numeri non casuale dimostrando che la mente umana interagisce con l’universo sub-atomico. Questo spiega quanto ancora la scienza moderna sia lontana da una spiegazione esaustiva sulla coscienza umana e delle vibrazioni che essa produce con il pensiero.
Nel 1968 il biologo francese Jean Barry mise 10 persone a cercare di rallentare la crescita di alcune culture di funghi. Da una distanza di un metro e mezzo, gli sperimentatori si concentrarono per 15 minuti “desiderando” intensamente che i funghi non crescessero. Dei 194 piatti di cultura, 151 mostrarono una crescita più lenta del normale. 13 anni dopo, altri due scienziati, Tedder e Monty, replicarono questo esperimento, stavolta usando distanze maggiori tra i funghi e gli sperimentatori: parliamo di circa 25 chilometri di distanza. Su 16 tentativi, il ritardo sulla crescita si ebbe su tutti i 16. Il dottor David Nash l’anno successivo mise 60 soggetti a cercare di influenzare sempre una coltura ma non di funghi bensì di batteri, il risultato fu che i soggetti erano in grado di ritardare o accelerare gli sviluppi biologici di crescita dei microrganismi in modo significativo. Il batterio usato era L’Escherichia Coli il quale normalmente è incapace di metabolizzare il lattosio dello zucchero: dopo l’esperimento questa qualità biochimica sembrava attivata ad una velocità mai vista. I batteri mutarono nelle direzioni desiderate dai soggetti e non cambiarono solo le caratteristiche della crescita, ma la struttura genetica stessa dell’organismo.
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Gli scienziati russi hanno scoperto che il nostro DNA può causare al suo interno, a livello atomico, delle interferenze nello spazio-vuoto, producendo così “piccoli buchi neri” che sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati in astronomia Ponti Einstein-Rosen o Wormhole. La fisica ci dice che questi sono dei tunnel di comunicazione fra zone differenti dell’universo dove viaggiano determinate informazioni. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza continuamente. Siamo di fronte alla dimostrazione che c’è un “luogo” che esistendo in parallelo al nostro mondo fisico ne dirige le intenzioni?

Secondo la pubblicazione dello scienziato finlandese Matti Pitkanen Topological Geometrodynamics” il magnetismo di questi tunnel spazio-temporali potrebbe essere considerato la quintessenza dei sistemi viventi. Tale modalità di interazione mette in contatto ciascun uomo con tutti gli altri, creando un’empatia ed un coordinamento simile a quello che lega gli insetti di uno sciame, gli uccelli di uno stormo o i pesci di un branco.

In natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” degli animali, lo prova. L’uomo lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. 
Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia se la regina muore, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa deve fare. Apparentemente la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della “coscienza gruppale” dei suoi sudditi.
Grazyna GosarFranz Bludorf  nel loro libro “L’intelligenza nascosta nel DNA” spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia avrebbero abbandonato e dimenticato, quasi completamente, l’ipercomunicazione.
Il nostro DNA quindi è in grado di immettere dati nella “rete globale” che tutto unisce e collega, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza e dimostrerebbe la presenza in noi di una forza eccezionale che non può derivare dalla sola “fisicità”. Se esiste un’anima, essendo fatta di materiale eterico, è legata a tutto e a tutti inconsciamente in questo mondo e consciamente nel luogo dove risiede, il così detto aldilà. Il pensiero può quindi diffondersi nell’ambiente che lo circonda ed interagire sia con esseri viventi che con materia inanimata.
Capita a tutti di registrare in noi stessi in un determinato momento, in un determinato luogo, un particolare stato d’animo che in quell’attimo non ci appartiene; lo captiamo appunto come un ricevitore fa con un trasmettitore. Che dire in oltre dei banchi di pesci che simultaneamente prendono una direzione come fossero un unico organismo, dei sciami, oppure di una razza di termiti africane che scava le gallerie del nido, fermandosi per mantenere una distanza di centinaia di metri da altri nidi, senza per questo vederli, ma “sentendo” che ci sono, o di particolari eventi specifici che accadono simultaneamente nelle nostre città.
Riguardo quest’ultima affermazione si può trovare riscontro parlando con un tutore della legge. Lui stesso affermerebbe che in certi casi, alcuni eventi criminali avvengono simultaneamente in determinate zone geografiche, concentrati in determinati momenti specifici, come se il primo evento trascinasse inconsciamente altre persone per i successivi eventi uguali al primo. Naturalmente la stessa cosa avviene per le esperienze non legate alla criminalità, ma queste ultime normalmente sono difficilmente catalogabili.
Un riferimento vibrazionale universale che appartiene alla natura delle cose e dimostrabile in tutti i campi dove esso viene applicato è quello dell’Ottava.
Si definisce “ottava” ascendente o discendente il periodo compreso tra una data frequenza ed il suo doppio. La legge dell’ottava regola e gestisce quasi tutte le fasi evolutive che rapportano l’uomo alla natura come la procreazione, lo sviluppo, la trasformazione della materia, il cosmo, l’ atomo, la biologia etc. ). La cosa interessante è che la scala dell’ottava, sia in un senso che nell’altro, non ha mai fine … La regola dell’ottava si intravede in moltissime questioni che legano l’essere umano all’universo.
Facendo un esempio e utilizzando come riferimento le note musicali, che sono vibrazioni, avremmo che la scala dell’ottava va da una nota (Do) alla stessa nota che si incontra salendo (Do 1) o scendendo (Do 2);
 
Do 1 – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si – Do – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si – Do 2
 
Nel numero e i rispettivi multipli (dal Do alla sua ottava sono otto passaggi) è visibile tutto ciò che riguarda l’evoluzione/involuzione di questo universo e dei suoi abitanti.
Facciamo qualche esempio;
Uomo:
1 nascita – 2 infanzia – 3 fanciullezza – 4 adolescenza – 5 giovinezza – 6 maturità – 7 terza età  – 8 morte
Regno vegetale:
1 seme – 2 gemmula – 3 cotiledoni – 4 fusto – 5 foglia – 6 fiore – 7 frutto – 8 marcescenza
 
Trasformazione frumento:
1 mietitura – 2 trebbiatura – 3 macinazione – 4 pasta – 5 fermentazione – 6 modellatura – 7 cottura  – 8 pane
Trasformazione olio:
1 raccolta – 2 mondatura – 3 lavatura – 4 molitura – 5 pressatura – 6 centrifugazione – 7 stagionatura  – 8 olio
 
Trasformazione uva:
1 raccolta – 2 pigiatura – 3 diraspatura – 4 torchiatura – 5 fermentazione – 6 svinatura – 7 imbottigliamento  – 8 vino
Trasformazione metallo:
1 minerale – 2 pulitura – 3 separazione – 4 altoforno – 5 forno a riverbero – 6 raffinazione – 7 pulitura  – 8 metallo
Da notare che ogni passaggio vibrazionale descritto negli esempi è inserito nella numerologia dell’ottava solo se irreversibile rispetto al passaggio precedente. Quindi anche se nella realtà i passaggi di queste evoluzioni/lavorazioni sono in un numero maggiore, solo 8 sono irreversibili  e rappresentano l’effettiva “morte” del semi-prodotto che si appresta a “nascere” o “ri-nascere”come nuova entità biologica.
Gli esempi riportati sono solo alcuni, tutto sembra basarsi su questi passaggi che rappresentano per qualsiasi cosa che nasce, cresce e si trasforma stati di esistenza obbligatori.
Ora la legge dell’ottava ha una sua sincronicità con “la numerologia di Fibonacci. Detto in parole povere, la trasformazione di tutti i passaggi sopra riportati, ha un flusso operativo che riprende perfettamente la successione numerica di Fibonacci. La numerologia di Fibonacci si può visualizzare in un grafico che rappresenta la naturale crescita/evoluzione di tutte le sostanze organiche e inorganiche esistenti, dai vegetali ai minerali, dagli embrioni umani alle cellule batteriche.
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Quindi per riprendere l’esempio precedente del frumento, dalla fermentazione alla modellatura, sembra che il prodotto semi-lavorato si trasformi prendendo “slancio” dal suo stato precedete per “morire” ed evolversi in un’altro prodotto con caratteristiche completamente diverse da ciò che era prima. Se questo è riscontrabile in tutto ciò che esiste su questo universo, possiamo azzardare l’ipotesi che, nell’ultimo passaggio, lo stesso prodotto finito, prende slancio da se stesso per trasformarsi in qualcosa di diverso, in una trasformazione continua e ciclica che non ha fine. 
Vediamo infatti che;
la marcescenza del frutto del regno vegetale si trasforma in nutrimento ed energia al nuovo seme.
Il pane, l’olio e il vino si trasformano in nutrimento ed energia per l’uomo.
La morte irreversibile quindi si trasforma in energia, forse perché, come la torchiatura fa morire il prodotto raspi/mosto trasformandolo in vino ancora da fermentare, così la morte fa morire il corpo fisico rilasciando energia o come noi la chiamiamo anima.
La Legge dell’Ottava influenza ogni fenomeno evolutivo nel cosmo e quindi è facile immaginare che anche la vibrazione che crea la vita umana si estenda prima e dopo la dimensione fisica, oltre il visibile. Dovrebbe cioè esserci una sorta di infrarosso e di ultravioletto anche per il fenomeno vibratorio che chiamiamo vita.
Ora se la vita è un fenomeno vibratorio, le stringhe di energia contenute negli atomi, “vibrano” per esistere e creare la materia e probabilmente solo una piccola parte si manifesta ai nostri sensi nati per interagire con la stessa banda vibrazionale. Quindi  le frequenze vibrazionali esistenti sono molte, ma molte di più di quelle che “vediamo” tramite i vari collegamenti tecnologici o di quelle che “captiamo” tra i nostri simili. Le forme vegetali, animali ed umane, sarebbero solo una parte, una stretta gamma di frequenze di quell’armonia di vibrazioni vitali che sarebbero ovunque diffuse in tutto l’universo materiale ed in tutte le possibili dimensioni esistenti.
Questa interpretazione “dell’aldilà” fu resa popolare dalla Teosofia alla fine del 1800. In questa cosmologia il regno dei morti esiste in una frequenza metafisica diversa da quella fisica. A volte questa dimensione veniva denominata “mondo delle emozioni” appunto perché in perenne contatto vibrazionale con l’emotività dell’uomo in questo mondo fisico. Alcuni concetti equivalenti li abbiamo con svariate interpretazioni della Kabbalah ebraica e della Filosofia Indù tradizionale.
Facciamo un esempio teorico di come esiste una qualsiasi entità nell’universo con una semplice trottola che gira;
aumentandone la velocità noteremo variare la tonalità del suono che produce: più accelera più la nota musicale che si produce sale di un tono sulla scala musicale. Aumentando ancora la velocità, la nota diventa sempre più acuta, sempre più alta, fino a smettere del tutto di produrre suoni quando la trottola raggiunge una determinata velocità di rotazione. Questo perché a tale livello di vibrazioni, l’orecchio umano non riesce a percepire niente. Aumentando ancora la velocità, si intravede un colore, il rosso cupo; con l’aumentare del movimento, il rosso diventa sempre più brillante, mutando col progredire della velocità in arancio, giallo, verde, azzurro, indaco ed infine in viola, dopo di che, aumentando ancora la velocità di rotazione della trottola l’occhio umano non riesce più a vedere i colori essendo queste vibrazioni troppo alte per i nostri occhi. L’oggetto ruotante a questo punto continua ad emettere vibrazioni invisibili a noi come raggi X ed ultravioletti. Aumentando ancora la velocità di rotazione, l’oggetto andrà a produrre fenomeni magnetici ed elettrici legati alla vibrazione molecolare a cui l’oggetto sarà arrivato per mezzo del movimento. Continuando a roteare sempre più velocemente, le molecole della trottola si disgregano, riducendosi ad elementi originali, primordiali: gli atomi, i quali a loro volta si separano ulteriormente in corpuscoli infinitesimali che infine scompaiono raggiungendo vibrazioni che si penetrano nelle vibrazioni originali base dell’etere. Nessuna materia si crea o si distrugge, tutto si trasforma.
Oggi più la tecnologia migliora più si scoprono vibrazioni “sottili” prima sconosciute all’uomo. Il livello evolutivo dell’umanità ci permette di operare oggi al massimo con frequenze che arrivano ai 300 EHZ dei Raggi Gamma ma cosa si scoprirà con la catalogazione di forme di frequenze molto più eteriche?
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La trottola presa in considerazione nell’esempio precedente non si modifica totalmente in queste forme di energia che trasmette all’esterno, ma le libera soltanto grazie al suo moto. La trottola, come tutto ciò che esiste, è fatta di energia. Questa energia risulta imprigionata dalla materia. l’io cosciente, il pensiero, è stato dimostrato essere energia fisica vibrazionale. Esso può essere l’elemento base vibrazionale liberato dalla materia dopo la morte organica cosi come la trottola all’aumentare delle vibrazioni rilascia nell’etere i fenomeni ad essa legati così l’uomo rilascia nell’universo dopo la morte la sua propria energia animica.

“Se è vero che esiste un aldilà, alla morte fisica segue una nascita spirituale in una dimensione non fisica capace di vibrare con delle frequenze più sottili, questo confermerebbe la tesi ormai consolidata che in natura tutto si evolve ad ogni ciclo “ad ottave”; la nuova nascita (causata dalla morte fisica) vibra ad una frequenza doppia della prima, e questo per la definizione stessa di ottava.”

Riferimenti bibliografici autori articolo;

Cleve Backster Masaru EmotoFranz Bludorf  Carlo Splendore  Franz Bludorf

 

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