Sto provando sulla mia pelle la difficoltà di questo nuovo percorso di 14 giorni, dal 27 luglio all’11 agosto 2018. Da quando mi occupo di dare voce ai transiti astrologici, non mi ricordo di un Corridoio delle Eclissi così lungo. E così denso. E così faticoso. Fuori tutto rimane apparentemente uguale a se stesso. Dentro c’è la totale destabilizzazione, il vuoto, il senso di sospensione, il desiderio di voler riscrivere un copione senza la possibilità di conoscere ancora il significato delle parole che devono essere scritte.

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Durante il primo Corridoio, dal 13 al 27 luglio, il percorso è stato sì intenso, ma anche frizzante, movimentato, motivato dalla visione di liberazione delle memorie che mi era arrivata il 14 luglio (leggi QUI per approfondimenti). Dopo la potente Eclissi totale di Luna del 27 luglio è iniziato il secondo Corridoio che ci porta l’11 agosto all’Eclissi parziale di Sole in Leone, non visibile dall’Italia. Tutto quello che abbiamo lasciato andare fino al 27 luglio ha lasciato tanto vuoto dentro di noi. Ora emerge ciò che era stratificato sotto, ed è possibile che densificazioni di malinconie e antiche tristezze trovino finalmente la via d’uscita dalle nostre cellule.
Dal 27 luglio l’atmosfera è cambiata. Mi sento sprofondare dentro il vuoto che si è creato. Sto viaggiando dentro un nuovo territorio. Mantengo ancora la rotta, ma il movimento è diventato molto più lento, tendente alla solitarietà, all’introspezione. Il corpo è infinitamente stanco, impegnato come è a lasciar andare. Lo sguardo è estremamente introiettato e mi accorgo dell’assenza che sto dimostrando nei confronti del mondo esterno. Come se al momento non ci fossi.

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Concentrata presenza, necessaria assenza. Questo stato delle cose è supportato dalla retrogradazione di Marte e Mercurio, pianeti collegati con la personalità, i cinque sensi, il desiderio di muoversi. Quando ciò accade, nulla accade fuori, ma ogni cosa si muove dentro. In realtà i pianeti retrogradi al momento sono ben 6: oltre a Marte e Mercurio, anche Saturno (la direzione di vita), Nettuno (richiamo verso l’Oltre), Plutone (occhio psichico) e Chirone (acquisizione di una maestria). Tanta forza viene utilizzata affinché quanti più cuori possibile si aprano al processo di divenire. Tutti questi pianeti sono al nostro servizio quale supporto del viaggio di rinascita delle cellule che si sono ripulite e liberate. Essi danno un senso a disagi e inciampi che si incontrano durante il passaggio da uno stato di coscienza ad un altro. Mi stanno arrivando aiuti immensi da anime sorelle che percepiscono il disagio anche da distante e mi forniscono doni meravigliosi per traghettarmi al prossimo step con la minore fatica possibile. A loro sono infinitamente grata.
Il vuoto che si percepisce ora è la vita nuova che si sta facendo. Essa verrà consacrata l’11 agosto con l’Eclissi parziale di Sole in Leone, Segno di Fuoco, che suggellerà l’acquisizione di uno stato interiore collegato con la Verità del Cuore, valore fondamentale che simboleggia il Leone.
Proseguiamo anche se siamo stanchi, magari si può rallentare l’andatura, ma i passi non si fermano. C’è tanto in gioco: un nuovo corpo, il contatto sempre più consapevole con il Sé, l’adesione totale e sincera ad un profondo stato di pace interiore.
Stefania Gyan Salila

Fonte : http://ashtalan.blogspot.com/2018/08/il-corridoio-delle-eclissi-prosegue.html

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