Quanti di noi hanno provato il dolore di una perdita , in quel momento tutto

appare assurdo e terribile , ma a volte è proprio in quel terribile buio che arriva

una luce, una voce.Per me è stato cosi.

Dopo la perdita di mio padre, sono entrata in contatto con la

mia guida spirituale, in lei ho trovato consolazione e amore e ho scoperto che

nulla è casuale e disordinato, ma che esiste una trama magica in cui agiamo le

nostre esistenze.

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Gli indiani americani lo chiamavano il grande mistero Wakatanka.

E questa trama è di grande bellezza e piena di senso.Bisogna avere la capacità

di vederla, accettarla e affidarsi.Un’altra volta mi è capitato di incontrarmi con

quella favolosa bellezza ;poche ore prima della morte di mia madre, il piano di

misericordia mi preparò in un bosco, con una grande bontà, circondandomi di

magia .Quello fu il mio personale incontro con Dio.

Bisogna avere la forza e l’apertura necessaria per concepire un piano di tale

grandezza e per accettare nel profondo di farne parte, cercando di dare voce

ogni momento ai desideri più autentici, quelli della nostra anima.

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Entrare in connessione profonda con la nostra anima è il nostro compito

principale, da lei arriveranno gli insight giusti per continuare il nostro cammino,

illuminati dalle benedizioni del piano sottile, delle guide, degli aiutanti celesti,

della nostra voce più profonda e autentica.

Una voce saggia, che strappa veli dagli occhi, che porta a perdere molte cose

inutili che non servono, molte credenze sbagliate su noi stessi, molti

condizionamenti subiti nell’infanzia, un processo che porta ad un

depauperamento, ad una liberazione dal futile.

Un processo che porta ad essere nudi davanti alla propria essenza e a guardarsi in

modo impietoso e autentico.

Come se ci vedessimo per la prima volta, e in quella nudità ,in quella miseria,

imparare ad amarsi per quell’essenza divina che finalmente siamo arrivati toccare.

Un percorso difficile e doloroso che non cambieresti con nulla, perché finalmente

porta a conoscerti a sapere chi sei, così spoglio e vero.

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Quello che voglio che sentiate è che il nostro è un percorso sacro, sacre le

relazioni, sacra la nostra vita e sacri anche i dolori e gli errori che ci mettono di

fronte a chi siamo veramente.

Toccando quella verità inizia il nostro cammino più autentico, il senso della nostra

vita, il voler compiere con onore il piano che la nostra anima ha scelto di

svolgere su questa terra …..e niente avrà più il senso di prima.

Tutto assumerà un nuovo significato, dal volo di un uccello, ad un cartellone

pubblicitario che manda un certo messaggio, ad una canzone, ad una parola

portata dal vento …ad un sasso sul nostro cammino.

Tutto diventerà un segno, un linguaggio che il divino usa per entrare in

comunicazione con noi e darci indicazioni sulle scelte da compiere. La nostra vita entra così in una dimensione più autentica e nuova….

da qui possiamo cominciare a costruire le nostre giornate al servizio dell’anima.

Quando siete presi dallo sconforto e il dolore si riaffaccia nelle vostre

vite, guardatevi intorno e ponete l’attenzione a quanta bellezza vi circonda.

La mia guida dice che la bellezza di questa terra è insuperabile e che anche le

creature che la abitano sono inimmaginabilmente belle.

La bellezza è una grande chiave per ricollegarci con il divino.

Pensate bellezza, guardate la bellezza intorno a voi e presto la sentirete

risuonare dentro di voi.

Sentirci a casa nella nostra pelle e rinnovati, capaci di irradiare amore infinito e infinita forza

Renza Bellini

 

Questo capitolo è tratto dal libro di Renza Bellini “Istruzione per la vita :Manuale di Igiene spirituale” che potrete acquistare nell’ e book formato Kindle su Amazon

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