Chi mi conosce sa quanto io senta le festività legate alla ruota dell’anno celtico.
E non finirò mai di ringraziare tutti coloro che mi hanno avvicinato un pò a questo mondo e a questa cultura. Chi è passato di sfuggita, chi invece è rimasto con me per anni. Donne e uomini. Ricordo tutti e porto tutti nel mio cuore. Ogni modo è stato speciale e prezioso, un passo verso me stessa, il recupero delle mie radici e quindi di chi sono.
E nel mio cuore sento le stagioni, la Luna, il senso di questa tradizione che percepisco come Casa.
Il mio ritorno a Casa.
Non mi sento affiliata a nessuna religione, ma il mio cuore è celtico e pagano.

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E siamo giunti anche quest’anno a festeggiare il Solstizio d’inverno.
Il 21 dicembre 2018, alle ore 23:23, ha inizio l’inverno astronomico. Il Sole si troverà alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, cosa che lo renderà il giorno più corto dell’anno. Successivamente il Sole comincerà a risalire verso l’equatore celeste e le ore di luce aumenteranno gradualmente fino a raggiungere il culmine fra sei mesi, nel solstizio d’estate.

In questo grande mistero che governa le nostre vite e l’universo che è Vita-Morte-Rinascita. Questa spirale nella quale proprio nel momento di più grande buio ricomincia a crescere la luce.

Alban Arthan (tradizione druidica) o Yule (tradizione germanica), la celebrazione del solstizio invernale per i celti.

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La terra è fredda, il vento gelato, l’acqua ghiacciata ma in sordina, piano piano, giorno dopo giorno, il fuoco del sole incomincerà ad aumentare con la sua luce e il suo calore e dai primi di febbraio le giornate saranno già percepibilmente più lunghe e più luminose.
Dalle festività del 1 novembre ad oggi abbiamo navigato al buio, toccato i nostri dolori e le nebbie dell’oscurità. Le paure più profonde e i rancori. Se tutto è andato come doveva abbiamo visto un bel pò di demoni e ci siamo accorti che per lo più erano tutti dentro di noi. Ombre che da dentro la caverna scambiavamo per mostri e ci spaventavano.
Ma il buio di questi mesi ci ha dato la possibilità di guardare in faccia questi spettri, conoscerli e riconoscerli. Ci ha dato la possibilità di voltarci e guardare le forme che prima proiettavamo nel fondo della caverna.
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E ora piano piano è tempo che la luce torni a riaffluire.
E’ una luce tenue quest’anno, come tutte le cose più grandi che all’inizio sono sempre piccine.
Si tratta solo di aprire con attenzione il cuore e lasciare che questa luce porti nuova vita dove prima c’era solo freddo e buio. Come il sole che sorge piano, questa luce non acceca, non obbliga, non ferisce, non spinge, ma è inesorabile nella sua corsa verso la meta.
Lasciate che questo Sole vi illumini, che questa corsa abbia inizio e che finalmente possa accadere qualcosa di davvero Nuovo, sciolto dai ricordi e dai meccanismi del passato.
Fatevi rinascere: Divini e così meravigliosamente Umani.
Nuovi davvero.
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Possa la strada venirti incontro
possa il vento sospingerti dolcemente.
Possa il mare lambire la tua terra
e il cielo coprirti di benedizioni.
Possa il sole illuminare il tuo volto
e la pioggia scendere lieve sul tuo campo.
Possa la Dea/Dio tenerti sul palmo della sua mano
fino al nostro prossimo incontro
e possa la sua leggerezza largamente benedirti.

(Benedizione celtica)
Sara
Riproduzione consentita solo con citazione della fonte https://lasorgenteeladea.blogspot.com/

Sono presente tutti i giovedì e venerdì in Genova centro con le sedute individuali di riequilibrio energetico e consulenze naturopatiche.
Se senti un richiamo verso queste esperienze non esitare a prenotare il tuo posto via mail a saracabella@gmail.como ancora scrivendomi dopo avermi chiesto l’amicizia su FB a https://www.facebook.com/sara.cabella

Fonte : https://lasorgenteeladea.blogspot.com

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