Il prossimo 8 novembre Giove, Archetipo del Ricercatore spirituale, cambia Segno dopo 12 mesi di transito in Scorpione. Stiamo dunque entrando nell’ultimo mese di questo viaggio del Sé così speciale, di grande sfida, che ci ha accompagnato ad affrontare la nostra parte più nascosta. Infatti il Segno dello Scorpione rappresenta l’inconscio individuale; esso appartiene all’Elemento Acqua, il mondo emozionale umano, le sue sfaccettature intense di passione e attrazione per il Profondo. Nell’aspetto di luce lo Scorpione è l’Alchimista, che non si accontenta ma indaga oltre la forma per cercare la sostanza dell’Esistenza; nella sua accezione buia, lo Scorpione rappresenta tutte le esperienze traumatiche, di sofferenza, che abbiamo negato e rifiutato, ciò che è rimasto nascosto nelle profondità perché troppo intenso da elaborare.
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Giove è un pianeta che tende a portare espansione. Dovunque esso si trova nella nostra mappa di nascita, ecco che quello sarà un settore dove andremo a manifestare l’Essenza. Durante i suoi transiti annuali, muovendosi nei Segni e spostandosi dentro le Case astrologiche di nascita (i 12 settori in cui è diviso il Tema Natale), Giove porta in espansione la tematica espressa da quella data Casa.
Ovunque si trova lo Scorpione nel Tema Natale, lì si è attivata la manifestazione di qualcosa che stava covando da tempo, qualcosa probabilmente di irrisolto, forse di scomodo. Dall’ottobre 2017 a novembre 2018 ci siamo dovuti confrontare con il non detto, con la confusione dovuta alla resistenza di un atteggiamento di difesa, con tutto quello che non avevamo mai voluto vedere, ricordare o prendere in considerazione rispetto al nostro passato, finora.
Giove sta portando a galla una verità, supportato anche da altri Archetipi:
i Nodi Lunari, che rappresentano il viaggio di risveglio dell’anima collettiva, puntano al rispetto della Verità del Cuore;
Urano in Toro porta luce accecante su tanti condizionamenti quotidiani;
Saturno in Capricorno non ammette più deviazioni dal sentiero principale.
In questo periodo anche Venere è entrata in Scorpione (10 settembre), dove rimarrà fino all’08 gennaio 2019. Il 06 ottobre, proprio all’inizio dell’ultimo mese di transito di Giove in Scorpione, essa diventa retrograda (10°). Anche se Giove si trova lontano (23°), insieme nello stesso Segno essi attivano raggi di guarigione potentissimi relativi al regno di Venere, la Femminilità. Quando Venere transita in Scorpione, essa si trova in caduta, cioè è collegata con il suo aspetto ombra: non si tratta dunque della Femminilità di Grazia e Armonia, ma l’Archetipo della Dea dileggiata, massacrata, violata, abusata.
Di quale guarigione sto dunque parlando? Intanto il riconoscere la propria delicatezza, e l’accettare di essere vulnerabili (che è una qualità essenziale dell’umano, da non voler cambiare). La vulnerabilità non è fragilità. Quando la vulnerabilità è negata (o ferita) tende a trasformarsi in fragilità.
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Venere di per sé rappresenta la ricerca del piacere e dell’amore, che se deviato, porta l’umano a tradire se stesso per compiacere gli altri e ricevere amore. Così mettiamo in atto meccanismi infiniti di manipolazione, trasformandoci in vittime, lasciando il nostro campo energetico aperto all’abuso perché non sentiamo di valere abbastanza da poter pretendere e reclamare amore vero e sincero.
Finora il Femminile ha delegato ad altri il potere di decretare se fosse o meno in grado di ricevere amore, o che qualità d’amore potesse ricevere. Questo Femminile non è in contatto con la propria forza – se ci siamo lasciati abusare (non solo sul piano fisico, ma psicologico, a livello di manipolazione) lasciando spazio all’invasione, è perché non pensavamo di avere la forza di poter dire di no, di possedere il potere della disubbidienza. L’Archetipo del bravo bambino, della brava bambina compiacente ha prevalso.
Nell’ultimo mese di transito di Giove in Scorpione ci viene fatto questo dono. Riprendiamo in mano il potere dell’amore, trovando la forza della disubbidienza quando percepiamo che ci viene chiesto qualcosa che non ci piace, qualcosa che ci toglie dignità, quando non viene rispettato il senso d’amore che proviamo per noi stessi. E tutto ciò è valido a prescindere dal genere a cui apparteniamo. Qui si sta parlando del Femminile insito nell’umano, a prescindere dal contenitore (non importa se siamo uomini o donne).
Giove ha mosso tanto dentro l’animo, l’ingresso di Venere in Scorpione e la sua retrogradazione porta l’attenzione su antiche ferite rimosse; la determinazione dello Scorpione e la dolcezza di Venere si coniugano nel fornire un terreno di accoglienza dei ricordi, nel sentire di poter fare spazio a livello consapevole anche a quello che c’è di scomodo.
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Elaboriamo e lasciamo macerare il passato, finché da quel buio nasca l’oro della saggezza. Quando l’08 novembre Giove entrerà in Sagittario, la nuova frequenza di luce aiuta a trovare senso e contesto, consacrando la missione d’anima di coloro che sono incarnati ora sulla Terra, sostenere il Ritorno della Dea, il Femminile in equilibrio, Compassione, Grazia ed Armonia.
Stefania Gyan Salila
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