Avremo Luna Nuova poco prima dell’alba del 23 aprile 2020 alle ore 4.27 italiane nel segno del Toro a 3.24°.

Un Novilunio che ci offre un cielo molto compatto, i pianeti sono tutti sviluppati in un arco di max 120° con una Venere – pianeta governatore del Toro – che esce dall’assembramento, voce fuori dal coro (in cielo possono ancora assembrarsi e lo sono da un pezzo), e si staglia nel suo elemento Aria – Gemelli – che tutti invochiamo a gran voce; aria di libertà e aria di anelata leggerezza.

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Venere è in Gemelli a 15° e sarà in anello di sosta nel segno fino al 7 agosto 2020. In questo Novilunio forma un trigono con Marte in Acquario e una quadratura con Nettuno nei Pesci, esatta tutto il mese di maggio, poi ancora si ripeterà a fine luglio e fine agosto. Venere nel segno Mercuriale dell’intelletto e dello scambio, ci sta aiutando a comunicare e trovare nuovi modi di arrivare al contatto con gli altri, pur non potendoli abbracciare. Gli consegnamo il messaggio filtrato dalla scrittura, da un computer, un telefono e altri mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione. Ancora in questo finir d’aprile siamo immersi nel pieno dell’isolamento, il mondo intero lo è, anche se ogni luogo in una maniera diversa, eppur qualcosa si muove. Il folletto dello Zodiaco Mercurio in contatto nella sua simbologia Gemelli dove si trova Venere, ci spinge a usare più la mente che il corpo, la tecnologia, seppur fredda ma esistente, è quella che ci sta facendo sentire interconnessi con persone lontane. Cose che abbiamo sempre ritenuto scontate e fredde, ma che ora divengono specchio di sopravvivenza, piccolo amo in mezzo al mare, in un mondo che ha frantumato lo specchio concreto dell’altro essere fisico.

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Venere in quadratura con Nettuno amplifica però la confusione degli scambi comunicativi, i possibili fraintendimenti, l’annebbiamento delle informazioni e la difficoltà a seguire una linearità comune. Amplifica soprattutto il grande vuoto affettivo che stiamo cercando di non sentire. Nell’assenza del naturale accesso alla corporeità e il contatto, potremmo sentir di “perdere la testa”. Mercurio, governatore dei Gemelli e del sistema nervoso, ci mette a dura prova nel mantenere i nervi saldi, la mente inizia a vacillare, dubitando di sé e del mondo fuori che ha perso i suoi confini. Ognuno a suo modo sta vivendo la sua personale resistenza, la sua guerra personale contro paure ataviche a attaccamenti, e sappiamo quanto il segno fisso del Toro, ami poco la terra che cede sotto i piedi.

Nettuno in aspetto a Venere, nella sua parte luce alimenta il contatto con l’impalpabile presenza che si può ricreare anche nell’assenza: possibile solo se la presenza si fa interiore, non più emozione incontrollata, ma trasformazione in sentimento eterno e duraturo fermo e stabile nel nostro essere . Ci insegna che nel mondo spirituale non contano le distanze corporee, ma noi siamo fatti di carne umana e abbiamo “fame” di tutto (Toro), stiamo attraversando con estrema forzatura il vuoto e l’impossibilità di colmare i nostri bisogni (Nettuno). Questo anelito d’infinito Nettuniano lo possiamo imparare dall’arte che è eterna, l’amore sublimato e conservato dentro noi stessi o donato, i legami spirituali che non si perdono nel tempo. Le amicizie autentiche che abbiamo ricontattato anche dopo una lunga distanza senza deteriorarsi nella loro essenza più pura.

Nettuno nella sua accezione d’ombra fa anche rima con dipendenza, le dipendenze affettive, da sostanze o da qualsiasi altro surrogato con cui cerchiamo di riempire, non colmando mai quel vuoto di senso – quell’antica voragine affettiva – che solo con un grande amore verso noi stessi e il nostro bambino interiore ferito, potremmo iniziare a colmare, forse per la prima volta.

Nettuno pianeta simbolo dell’infinito e dell’assenza di limiti corporei – in contatto dissonante con la lunga permanenza di Venere in Gemelli, dilata il tempo e ci rende inquieti, instabili negli umori e nel delicato equilibrio del sistema nervoso, ore del sonno veglia forse saranno totalmente confuse e già lo sono, ma questo ha il fine di allentare il potere sovrumano della mente razionale, in virtù della ricettività e dell’intuito nelle energie sottili non visibili. Potremo accorgerci di cogliere messaggi e sottigliezze che in passato, immersi nel tempo reale lineare, incessante e rapido, non avevamo modo di percepire. Forse alcuni di noi svilupperanno doti nascoste di telepatia, telepensiero, e aumenteranno i sogni rivelatori. Se la realtà di giorno è apparentemente uguale a se stessa e rassegnata, la notte ci risvegliamo come i gatti. Non possiamo programmare il futuro (in passato lo abbiamo fatto fin troppo scappando dal presente), e di notte il mondo onirico può divenire fervido e intenso. Persone che prima non ricordavano mai i loro sogni notturni, ora sognano persone lontane, alcune anche perdute, rapporti che divengono più reali e di una vividezza mai avuta prima, di quelli che si hanno nella fase diurna.

Questo Novilunio è nel segno corporeo per eccellenza, il segno del Toro, eppure questo poter godere dei piaceri terreni più amati dal segno (e non solo da lui), ci è ancora sottratto: l’immersione nella natura, il contatto umano, la sensualità in tutte le sue forme grazie alle percezioni dei sensi, percezioni olfattive, visive, uditive. Sole, Luna e Urano si trovano congiunti in Toro anticipando la quadratura con Saturno in Acquario (sarà esatta tra Saturno in Acquario e Urano in Toro nel 2021). Ci specchiamo in questo cielo in trasformazione e cerchiamo sponde e argini di sicurezza e spazi di libertà, ma ancora la calibratura è difficile, perché o è troppo stretta la morsa, o troppo lassa. La quadratura tra i due segni fissi Toro e Acquario, apre e riaprirà per tutto l’anno venturo, le questioni legate alla sopravvivenza primaria, basi, fondamenta economiche da rifondare (Toro), in vista di un mutamento che si dovrà orientare in maniera innovativa e differente per bene collettivo (Acquario).

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Come faremo? Ce la faremo? Come sarà la nostra vita post Coronavirus? Ma sopratutto, saremo in grado modificare il nostro il paradigma che non sarà un ragionare sul “post Coronavirus”, ma sarà reimparare a vivere “durante il Coronavirus” e mettere basi nuove a questo domani che ancora pare lontano, idealizzato, impossibile (sempre simbologia Nettuniana).

Questo Novilunio apre un dialogo – il dialogo della comunicazione mostratoci dalla Venere in Gemelli, che fa da ponte tra noi e gli altri, e cerca contatto tramite la parola, la scrittura, l’amicizia, come Marte in Acquario sembra insegnarci. Condivivisione attraverso idee comuni, ideali, pensiero collettivo e bene sociale che ha voglia di risvegliarsi, ribellarsi anche, vedere chiaro e uscire da un potere assoluto gestito dalle grandi potenze economiche. Si cerca unione, non separazione, ma dovrà essere formulata attraverso un impegno comune (Acquario) e non più basato sul bene individuale e sopravvivenza personale (Toro).

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L’ombra del Toro più profonda, istintiva, semplice e pulsionale, anche se nascosta sotto strati e strati di civilizzazione, è il terrore di morire di fame e di stenti: ora tutti noi, seppur in misura diversa, siamo toccati da questa paura ancestrale con cui dovremo fare i conti. Paura reale per tutte le piccole realtà lavorative che si apprestano a mutare radicalmente tutto il loro sistema – vita. Questo passaggio necessario, purtroppo accentuerà ancora di più le diseguaglianze sociali, e dilaterà la necessità di una presa in carico di responsabilità di tutti per il bene collettivo. I prossimi tre anni con Saturno in Acquario (ufficialmente s’inaugureranno da fine dicembre 2020) apriranno il delicato tema in maniera – si spera – più organizzata, urgente e consapevole.

Venere in Gemelli si trova congiunta al Fondo Cielo, pianeta dominante per eccellenza oltre che governatore del Toro, e potrà sostenerci nel trovare nuove chiavi relazionali, anche attraverso una sana ironia salvifica; prendendoci un po’ in giro potremo trattare con più distacco le nostre paure e portarle fuori da noi. Avremo voglia di non lasciare sospesi perché forse mai come ora avvertiamo il valore degli amici quelli veri, e forse verranno testate molte relazioni, non solo di coppia. Ciò che non è autentico adesso verrà spazzato via, perché abbiamo bisogno di aderenza, quella stessa aderenza che il mondo della natura ci mostra negli animali che si riappropriano del pianeta terra e delle città disabitate. E se siamo noi ora gli uccellini in gabbia a guardare fuori dalla finestra, forse abbiamo ancora bisogno di questo lungo tempo di attesa per depurare ciò che nella terra si era contaminato e sporcato, e ha minacciato le nostre difese immunitarie, che erano già deboli per la nostra scarsa attenzione a un sistema di vita equilibrato.

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Se n’è andata una generazione – i Saturno, anziani, saggi e maestri – sono stati i più colpiti da questa vera e propria stragema prima di allora, quando erano vivi, ascoltavamo la loro saggezza e sapienza? O correvamo via arroganti? Noi come società davamo spazio alla lentezza e ai ricordi, alla sapienza delle generazioni passate, o eravamo solo orgogliosi in un’Era orientata alla corsa tumultuosa verso il futuro?

Venere in Gemelli come racconto da trascrivere e possibilità di non perdere del tutto il passato e le tradizioni naturali, nella calda terra del Toro che cerca ancora un’appartenenza datogli dalla fisicità, da madre terra e nella sua ombra dai possessi materiali. Dovremo sfruttare le nostre risorse – interiori e materiali in maniera del tutto nuova (Sole, Luna e Urano nel Toro), senza più gli antichi punti di riferimento. Molti hanno perso i nonni, alcuni anche i genitori, senza quel rito di saluto e commiato che a tutti è dovuto per permettere un lutto che segue il naturale ordine delle cose.

Ci sono delle ferite che sarà difficile rimarginare, ferite di immagini che porteremo dentro per sempre, come quelle bare che si sono allontanate nel silenzio e nella loro solitudine. Anche non toccano tutti da vicino, sono proprio intorno a noi, in noi, e non possiamo fare finta di nulla. I canti dal balcone stanno facendo spazio ai grandi silenzi e alla consapevolezza di qualcosa che si è perduto per sempre, e che inevitabilmente, dopo tutto questo vuoto, lascerà il posto a una nuova visione. Ma siamo nel mese che tocca l’asse Toro – Scorpione, e prima di rinascere davvero, dobbiamo imparare un po’ a morire, e lasciare andare antiche illusioni (Nettuno) che tutto possa essere dimenticato alla prima boccata di aria nuova che ci verrà concessa.

Penso che questo ciclo di Luna possa essere liberazione e castrazione allo stesso tempo, perdono e rabbia, consolazione e impotenza, ambivalenze e opposti interiori che dovevo imparare ad abbracciare. Ci sono tanti spiragli ma ancora tanta impossibilità di essere dove vorremmo essere. Non ci resta che aprire la voce alle parole più belle che abbiamo nel cuore e dirle tutte senza risparmiarci, spedire lettere mai spedite, e decidere cose mai decise. Ci sarà il tempo, perché arriverà, per poterle vedere realizzate nella materia i nostri desideri, ma prima facciamo spazio e vediamoli. Sognamoli. Apriamo loro la porta del cuore.

Creiamo quel vuoto che tanto temiamo e culliamoci dolcemente in questo passaggio, prima di ogni gestazione e compimento, è auspicabile mollare la presa. Arrendersi. Prima di ogni risveglio è necessario perdonare e perdonarci di essere al punto in cui siamo. Insegnamento di Nettuno, governatore dei Pesci, Ascendente di questo Novilunio e situato in Casa I, lì per noi ad aprirci la via.

Anna Elisa Albanese

Tema di Novilunio

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Fonte :https://www.sentieroastrologico.it/novilunio-in-toro-23-aprile-2020-la-terra-salda-delloltre/

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