Il Ciclo delle Ere Astrologiche

Aion e dil ciclo delle ere

Aion è l’energia nata nel tempo, l’energia che si fa storia umana”.

Nei sogni ogni grande specchio d’acqua simboleggia l’inconscio. E il pesce rappresenta ogni contenuto dell’inconscio”.

L’immagine del pesce uscì dalle profondità dell’inconscio per venire incontro all’annunciata figura del Cristo. Come il pesce rappresenta il Cristo, così il Sé rappresenta la divinità”.
(Jung)

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Nel 1950, all’età di 75 anni, lo psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero Carl Gustav Jungscrive un saggio su Aion, il Simbolismo delle Ere.

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Sappiamo che aveva studiato astrologia e che una delle sue figlie era un’astrologa. Abbiamo visto la sua classificazione dei temperamenti basata sull’astrologia e sulla quadripartizione delle funzioni psichiche (sentimento, sensazione, pensiero e intuizione). In Aion riprende il tema astrologico in relazione alle ere storiche, come energia che si proietta nella storia dell’umanità.
Per gli antichi Greci c’erano tre modi per indicare il tempo: Aion, Kronos e Kairos. Aion indicava la suddivisione del tempo in grandi ere; Kronos era lo scorrere giornaliero delle ore; Kairos era, infine, il momento di grazia, magico ed eccezionale.
Secondo Jung, ogni era (EONE = aion in greco), ha un carattere dominante che si può trarre dall’astrologia e dallo studio comparativo delle antiche civiltà e religioni, dai loro riti, miti o simboli.

Sappiamo che la Terra ruota attorno a un asse immaginario in 24 ore e che percorre poi un’orbita, o eclittica, attorno al Sole, in 365 giorni. Le stagioni sono prodotte dal fatto che l’asse terrestre è inclinato di 23 gradi e mezzo e questo avvicina o allontana un punto della Terra dal Sole e modifica nel corso dell’anno la lunghezza del giorno o della notte.
Per i popoli antichi c’erano 4 giorni importanti che segnano l’inizio delle 4 stagioni e che, nell’emisfero occidentale, sono 21 marzo, 23 giugno, 23 settembre e 21 dicembre; in due di questi, equinozi, la durata del giorno e della notte è uguale, mentre nel solstizio d’inverno abbiamo la notte più lunga dell’anno e nel solstizio d’estate il giorno più lungo. Particolare importanza ha sempre avuto l’equinozio di primavera (21 marzo), che non indica solo l’inizio dell’anno stagionale, ma segna anche il tempo delle semine e dello scongelamento delle nevi e dunque delle piene dei fiumi.

I calendari dei popoli antichi erano molto attenti sia al ciclo lunare (29 giorni è il tempo fra due lune piene) che a quello solare (365 giorni), perché dalla luna o dal sole dipendono i lavori agricoli, le preparazioni dei cibi o dei medicinali, i distillati ecc… e collegavano ad essi anche i mutamenti delle energie cosmiche e telluriche, derivandone i riti religiosi e le cerimonie sacre.

Una volta stabilito l’equinozio di primavera, gli antichi videro che esso restava sotto una precisa costellazione per 2.160 anni circa, poi passava ad un’altra e le attraversava tutte in 25.920 anni(cerchio dello Zodiaco).
Ma anche l’intero cielo sembrava ruotare lentamente, mostrando, attraverso i millenni, lo spostamento delle costellazioni. Quando tutte sono passate, è finito un intero ciclo planetario, detto ANNO PLATONICO.
Questo è formato da 12 ere, ognuna contrassegnata da una costellazione, che rappresenta una qualità dell’energia che sarà prevalente per 2.160 anni.

La Terra ruota come una trottola ma il suo asse oscilla tracciando due coni; ogni cono si completa in 2160 anni e anche l’antico astronomo Ipparco sapeva che il Sole impiega un tempo lunghissimo per attraversare un’intera costellazione.

PRECESSIONE EQUINOZI ERE ASTROLOGICHE

A causa di questa oscillazione dell’asse, abbiamo un fenomeno detto della PRECESSIONE (anticipo) DEGLI EQUINOZI, per cui ogni anno la primavera inizia 20 minuti prima dell’anno precedente. A causa di questo anticipo, l’equinozio attraversa le costellazioni in senso opposto all’ordine in cui le conosciamo (…Leone, Cancro, Gemelli, Toro, Ariete, Pesci, Acquario).

ERE ASTROLOGICHE

Ogni era prende nome dalla costellazione che ospita l’equinozio di primavera. Quando tutte le 12 costellazioni sono passate, finisce un grande ciclo e ne comincia uno nuovo, ripartendo sempre dall’Acquario.
Il tempo di transizione da un’era a un’altra dura circa 300 anni. Oggi noi siamo in uno di questi periodi di mezzo, tra l’Era dei Pesci che finisce, chiudendo l’anno platonico e un nuovo ciclo di 25.920 anni che ricomincia, ripartendo dall’Acquario.

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Nell’universo tutto gira, gira l’elettrone dell’atomo attorno al nucleo, gira la Terra attorno al proprio asse, gira l’asse formando due coni, gira la Terra attorno al Sole, ruota la galassia che contiene Terra e Sole in una spirale.
Per migliaia di anni tutti i popoli hanno studiato i lentissimi movimenti del cielo. Egizi, Assiro-Babilonesi, Celti, Cinesi, Indiani, Tibetani…Sembra che, quando ci si allontana dal centro della Galassia la coscienza umana si addormenti e prenda sopravvento una energia maschile portata al comando e alla guerra, mentre nella fase di avvicinamento al centro della Galassia prevale un’energia femminile, più portata all’amore e alla compassione. Il Taoismo dice che queste ere si alternano, a prevalenza Yin o Yang.

Per i nostri astrologhi l’era dei Pesci è un’era di guerra e contrapposizione e l’Era dell’Acquario dovrebbe dunque essere un’era di pace e cooperazione.

Ogni Era è connotata da una qualità di energia, che si rappresenta in simboli che si ripetono invariati su tutta la Terra, per due millenni, ed è dominata da alcuni archetipi prevalenti, con certi paradigmi e determinati livelli di conoscenza e di coscienza. Ogni simbolo zodiacale ha la sua valenza energetica e caratterizza un tempo.
Quando un eone finisce, abbiamo grandi cataclismi, eventi cosmici e va in crisi un’intera civiltà.

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Dell’ERA DEL LEONE (Fuoco) non sappiamo quasi niente, perché è troppo lontana (10.000-8.000 a.C.).

leone

Il metallo è l’oro, il pianeta il Sole. In India la chiamano Sourya, e la considerano una delle incarnazioni di Visnù. I miti ne parlano come di un’epoca di vittorie, successi, imprese, forza e splendore, fu l’età degli EROI, l’adolescenza dell’umanità. Potrebbe corrispondere alla mitica età di Ercole, degli eroi mesopotamici Enkidu e Gilgamesh, del malese Temasek ecc.. Vi troviamo come simboli archetipici il Leone e la Sfinge, indicatori del Sole. La Sfinge ha il corpo di leone ma anticamente aveva anche la testa di leone, è un ‘guardiano della soglia’, emblema imperscrutabile della saggezza ma anche del mistero divino. Nel mondo egizio la Grande Sfinge fu probabilmente posizionata verso il punto dell’orizzonte dove il sole all’equinozio di primavera sorgeva nella costellazione del Leone, ma ciò avvenne nel 10.500 a. C., il che fa ipotizzare che la sua costruzione sia stata molto antecedente al regno dei Faraoni che ebbe inizio (l’unificazione dell’Egitto si ha nel 3000. a. C.),
La Sfinge riproduceva la costellazione del Leone, secondo la teoria che tutto ciò che è in cielo si rappresenta in terra. E anche le tre Grandi Piramidi sono disposte seguendo ciò che si vedeva nel cielo, secondo la costellazione di Orione.

L’era successiva a quella del Leone fu quella del CANCRO (Acqua), 8000-6000 a. C., il metallo è l’argento, il pianeta la Luna, e questo periodo è dominato dall’acqua che portò diluvi e alluvioni, sprofondamento di isole e grandi cambiamenti climatici. La stessa Sfinge mostra le tracce di un’alluvione e ci chiediamo se è questo il tempo in cui scomparvero per un maremoto l’isola di Santorino e la mitica Atlantide.

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cancro

Seguì l’ERA DEI GEMELLI (Aria, comunicazione), 6000-4000 a. C., il metallo è il mercurio, il pianeta il Mercurio, e fu un tempo di cacciatori, spostamenti e allevamenti, di viaggi e contatti fra popoli, denso di miti sui gemelli, e in cui, presso la luna nuova di primavera, erano visibili le due stelle gemelle Castore e Polluce.

gemelli

Poi venne l’ERA DEL TORO (Terra), 4000-2000 a. C., il metallo è il rame, il pianeta Venere.

toro

Essa era dominata dalle religioni della Grande Madre Terra, era il regno della Dea, cin cui si veneravano il toro e la luna, tempo dell’agricoltura con attenzione alle fasi lunari, per cui i simboli sono la falce lunata e le corna del toro.
Nelle stele egizie compare un toro con ai piedi uno scorpione (e Toro e Scorpione sono astrologicamente polari). Il segno del Toro corrisponde alla coscienza, e il segno ad esso polare, lo Scorpione, corrisponde all’inconscio. In India il dio Shiva è sul dorso di un toro e porta tra le corna una mezzaluna. Il TORO è l’energia forte che procrea e corrisponde, nell’Egeo, alla Civiltà Minoica o della Grande Madre, in India ad Agni (fuoco) e Shiva.
La simbologia del Toro riporta all’elemento TERRA, epoca pacifica, fondata sull’agricoltura, l’armonia con la natura e il culto della Grande Madre. Nella corrida minoica il danzatore non uccide il toro ma gioca con lui, piroetta sulle sue corna, indicando che è in armonia con le forze naturali, non distrugge l’energia della natura ma danza con essa e lo spirito di una intera civiltà è sintetizzato in questa immagine. Vediamo i corrispondenti in popoli diversi: il Minotauro guardiano del Labirinto, il muggente Rudra dei Rig Veda indiani, i Tori Celesti babilonesi, il bue Api egizio con in fronte una macchia bianca a forma di mezzaluna, il dio greco Dioniso trasformato in toro…
L’epoca del Toro è connessa alle civiltà matriarcali, i cui simboli sono l’acqua, la mucca, il serpente, le corna di toro, la falce lunata o mezzaluna che diventano simbolo di molti popoli come quello islamico..

Segue l’ERA DELL’ARIETE (Fuoco), la forza della conquista, l’espansione eroica e vittoriosa, di cui fu prototipo Alessandro Magno.

ariete

Il metallo è il ferro, il pianeta Marte. Le sue civiltà sono guerriere e dedite all’allevamento, i suoi simboli sono il fuoco, il fulmine, il cavallo e l’aquila. L’Era dell’Ariete si manifesta come guerra e segnala l’ingresso di popoli invasori, inizialmente nomadi, che si basano sulla conquista, muovendosi con cavalli e armenti e armi di ferro. Suoi portatori simbolici: l’Egizio Ammone dalla testa di ariete; l’Agni, indiano degli Arii che invadono l’India, signore del fuoco e dei sacrifici; il dio egizio Knum, il modellatore, vasaio o metallurgico; gli dei greci Marte, Giove o Vulcano, dei della guerra, della vittoria e della metallurgia portati dagli invasori Arii. In arabo Alessandro Magno era chiamato Dhu-l-Qarnàin = Quello delle Corna. Il periodo dell’Ariete va dal 2000 a. C. alla nascita di Cristo.

Arriviamo così all’ERA DEI PESCI, o era cristiana.

pesci

I Pesci sono dominati da Nettuno e portano i valori nettuniani: amore trascendente, misticismo, sacrificio, martirio e devozione, ma anche fanatismo e lotte religiose. Ogni segno contiene il suo opposto e l’opposto dei Pesci è la Vergine; il segno Pesci porta al fideismo e alla superstizione, la Vergine rappresenta la razionalità, si produce perciò tensione tra fede e ragione, dissidio tra religione e scienza.

Col Cristo entriamo quindi nell’era dei PESCI, segno d’ACQUA, energia emozionale, che dura anch’essa 2.160 anni, comincia col sacrificio del Cristo e terminerà col sacrificio della Chiesa.
L’era dei Pesci è, per l’Occidente (emisfero boreale), l’era cristiana, tempo di dualità e contrapposizione dominato dagli antagonismi e dalle guerre, che spezza in due il mondo, finché l’Acquario riporterà la conciliazione.
Oggi siamo in un punto di transizione, in più termina un ciclo totale e ne inizia uno nuovo. I Pesci sono il dodicesimo segno della Zodiaco, dunque chiudono un periodo astrologico completo ma aprono anche un nuovo anno platonico. Finisce un ciclo di dodici ere ognuna contrassegnata da dodici qualità di energia e ne comincia un altro.

Nei saggi su Aion, Jung analizza i simboli dell’era dei Pesci con le conoscenze alchemiche e gnostiche. Uno di questi simboli è “IL PESCE”:

Ixthus

Ixthus è l’allitterazione latinizzata dell’acronimo greco ΙΧΘΥΣ (IXTHUS) di ?ησους ?ριστος Θεου Υιος Σωτηρ (Gesù  Cristo, Figlio di Dio, Salvatore). Poiché in greco Ixthus significa anche pesce, quest’acronimo si richiama al segno di riconoscimento dei cristiani dei primi secoli.

Pesce e conchiglia provengono dall’oceano che rappresenta il grande mare dell’inconscio dentro e fuori di noi.
I pesci decorano la pisside dell’altare cristiano, perché il pesce rappresenta il Cristo e, allo stesso tempo, l’era cristiana.
L’era cristiana ha come indicatori: la croce, la polarità tra Cristo e Anticristo, la nascita di un Salvatore da una vergine, l’archetipo di morte e resurrezione.

Come ogni archetipo anche quello dei Pesci è duale con due parti opposte. La parte positiva dell’archetipo, il Cristo, ha portato alla pietas, la compassione verso chi soffre, la partecipazione al sentire dell’altro, la fratellanza. La parte negativa, ovvero l’Anticristo, ha portato alle ossessioni della scienza e della tecnologia, la dipendenza da gas e petrolio, le centrali nucleari, gli Ogm o il cambio climatico, le devastazioni del pianeta, l’inquinamento, la degradazione morale dei regnanti diventati ormai esempi negativi per i loro popoli, le guerre infinite di depredazione.

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In India il pesce è associato al dio Varuna che lo cavalca rigenerando il ciclo del mondo. Vishnu si incarna in un pesce per salvare dal diluvio Manu, che sarà il legislatore del nuovo ciclo. Il Bodhisattva Avalokita ottiene la rivelazione dello yoga dopo essersi trasformato in pesce. Il mesopotamico pesce Oannes è il Rivelatore per eccellenza.
Apollo era associato al più bello dei pesci, il delfino (da cui l’oracolo di Delfi); quando fu fatto prigioniero dai pirati, un branco di delfini lo salvò portandolo a riva, dove sorse poi il tempio di Delfi.

Capita spesso di sognare i ‘pesci’ ed essi rappresentano i contenuti dell’inconscio. Sognare pesci vuol dire contattare le nostre parti più profonde, i contenuti che navigano nelle oscure acque del Sé.Sognare un pesce vuol dire sognare quindi le profondità dell’inconscio, da cui viene nuova vita e fecondità; il pesce è fecondo perché fa milioni di uova ed è dunque connesso alla fecondità, alla generazione, anche agli organi femminili, simbolo di nuova vita. La riva del fiume è la soglia dell’inconscio. Il pesce onirico il cibo del profondo. Pescare significa accedere a contenuti profondi e pesci d’oro e d’argento indicano le energie maschili e femminili. L’uomo ha in sé una forza che attrae (magnete o Magnesia) i contenuti dell’inconscio come il pescatore attrae i pesci. Portare in superficie un pesce vuol dire attrarre alla coscienza il significato di un archetipo.
Il PESCE si associa al risveglio della spiritualità, ma manifesta, nel suo glifo (due pesci paralleli uno contrario all’altro) la compresenza di due energie contrarie che stentano a capirsi.
Un Re Pescatore è anche nella leggenda del Graal.

Noi oggi stiamo transitando verso il tempo dell’ACQUARIO, il cui simbolo è la brocca. Il metallo è il platino e il pianeta Urano. “E poi viene l’ACQUARIO, il Versatore d’Acqua, che travasa l’acqua da un luogo a un altro, il piccolo pesce (il Pesce del Sud) riceve acqua dalla brocca dell’Acquario, la sua stella principale è Fomalhaut che significa ‘bocca di pesce’ o ‘bocca di balena’”.

ACQUARIO

Da notare che URANO fu scoperto solo nel 1781 e simboleggia il progresso tecnico, l’informatica, la comunicazione a livello planetario che influenza grandi movimenti di popoli e segna grandi mutamenti a livello generazionale. Come la brocca distribuisce l’acqua, così la mente diffonderà le nuove idee. L’Acquario è un segno d’ARIA, energia mentale che si rapporta ad alti ideali e a progetti universali, è il pensiero che crea una nuova coscienza. Colui che versa acqua dalla brocca indica la diffusione di una nuova energia, sia fisica che spirituale. L’Acquario rappresenta la diffusione nel mondo di valori e progetti collettivi e universali.

Urano è il pianeta dominante. E’ connesso a grandi innovazioni ed è signore della tecnologia e dell’informatica, porta innovazione tecnologica, creatività e capacità di grande lavoro per gruppi ed è anche il pianeta dello sviluppo psicologico alto. Il suo segno opposto è il Leone che indica il potere prevaricante. L’Acquario predilige il gruppo, mentre il Leone è egocentrato. Urano rappresenta la democrazia, mentre il Leone produce dominatori dispotici e totalitari.
Quando Urano è in congiunzione con Giove, Saturno, Nettuno e Plutone, si hanno le grandi svolte della storia, i grandi mutamenti nel quadro politico delle nazioni, le grandi fasi di progresso delle civiltà.
A livello individuale, Urano esprime la capacità di adattarsi ai cambiamenti esterni inaspettati, di superare i condizionamenti delle convenzioni sociali, di avere una mentalità flessibile e in divenire, di scoprire modi di vita nuovi.
A livello collettivo, Urano porta un grande sconvolgimento sia per invenzioni tecnologiche che per ideologia e stile di vita dei popoli, grandi innovazioni sia tecnologiche che sociali. Urano positivo spinge a ragionare in maniera completamente autonoma, superando il pregiudizio e il condizionamento di tutto quello che è stato appreso in precedenza. Chi ha Urano in buona posizione è destinato prima o poi a incamminarsi verso grandi mete innovative in modo autonomo, secondo sentimenti di libertà e indipendenza.
Urano simboleggia lo sviluppo industriale, la tecnologia, l’automazione, una nuova energia planetaria, grandi reti di comunicazione, l’elettronica, la robotica, l’arte astratta, la fantascienza, l’astrologia, la fraternità, l’amicizia, la cooperazione fra popoli, i grandi movimenti collettivi.
L’Acquario è anche il domicilio base di Saturno, l’esperienza saggia che nasce dagli ostacoli, dalle difficoltà e dalla sofferenza, che guarda tutti gli errori del passato e vi pone rimedio con intelligenza matura. Saturno è una intelligenza esperta e consapevole, che sa imporsi autodisciplina e autocontrollo con grande capacità di impegno e grandi doti organizzative. L’Acquario dunque indica intelletto superiore, idealismo (che è diverso da ideologia), concetti universali e alti progetti collettivi.

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L’era dell’Acquario sarà l’era dei gruppi, dei movimenti, delle associazioni, delle reti senza capi o regole o strutture, con ordini sociali diversi da quelli gerarchici tradizionali dei partiti o delle chiese. I figli dell’Acquario cercheranno principi universali validi per tutti i popoli e lavoreranno per una coscienza planetaria, in cui, per la condotta etica, non si seguirà più una chiesa ufficiale, un partito istituzionalizzato o una struttura rigida di potere, ma si farà azione pratica di salvezza mediante la pratica diretta.

Non ideologie ma ideali.

Non ubbidienza passiva ma autoconsapevolezza.

Non dipendenza ma autonomia.

Non massificazione ad opera delle propagande di regime ma spirito critico e rinascita partendo da se stessi.

Il nuovo sapere si fonderà sull’organizzazione di gruppo, sull’esperienza personale, sull’espansione della coscienza, creando un pensiero universale, operativo e sociale, che cresce collettivamente, partendo dalla rinascita del singolo ma in una prospettiva transpersonale e secondo un’etica praticata. Il percorso d’anima non sarà più basato sul trascendente ma sull’immanente, sull’esperienza diretta e sul lavoro collettivo a favore del mondo. Sono tipici dell’era dell’Acquario anche la ricerca di cure alternative, omeopatia, discipline orientali e il ritorno alla meditazione come ricerca interiore di se stessi e ribellione, intesa come anticonformismo e ricerca del nuovo.

Jung non dice molto sull’Era dell’Acquario che invece diventa un mito moderno con la new age.
Uno dei suoi primi teorici fu Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia.
L’Era dell’Acquario è l’ultimo periodo di 2160 anni che completa il cosiddetto Anno Platonico di 25.920 anni. Dopodiché il ciclo totale ricomincia. Non si sa molto bene quando l’Era dell’Acquario inizia, alcuni dicono verso il 2600, altri la fanno coincidere con la profezia dei Maia che mette al 21 dicembre 2012 la fine dell’idea di questo tipo di mondo.

Possiamo notare che, in base alla corrispondenza junghiana con le “4 funzioni psichiche”, il Toro sia un segno di Terra connesso alla sensorialità, l’Ariete un segno di Fuoco connesso all’intuizione, iPesci un segno d’Acqua connesso al sentimento, l’Acquario un segno di Aria connesso alpensiero. Ritroviamo quindi le 4 funzioni psichiche fondamentali anche per le ere storiche.

Fonte  http://ilsutradelcuore.it/

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5 Replies to “SALUTIAMO L’ERA DEI PESCI? IL CICLO DELLE ERE ASTROLOGICHE”

  1. Circa l’immagine del PESCE…oggi è ancora più definita e chiara. Anche il mio sentire mi dice che è un preciso messaggio…. E se fosse che il Cristo sta tornando, come potente energia cosmica – Cristos-,in ciascuno di noi ?
    Grazie,un abbraccio

  2. Grazie per il bellissimo articolo e la spiegazione così chiara. Solo una precisazione: il cono descritto dall’assessore terrestre per via del fenomeno della precessione si compie in 25.920 anni (Anno platonico) e non in 2.160 anni (durata di un’era astrologica).

  3. Grazie per il bellissimo articolo e la spiegazione così chiara. Solo una precisazione: il cono descritto dall’asse terrestre per via del fenomeno della precessione si compie in 25.920 anni (Anno platonico) e non in 2.160 anni (durata di una singola Era astronomica).

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