“Se non ti cerco più, tornerai a cercarmi tu? Ti accorgerai che manca qualcosa anche a te e che, in fondo, siamo sempre stati in due in questa relazione?”

Ciao Anima in evoluzione, sono Noemi Fiorentino e mi occupo di crescita personale, psicologica, spirituale, ma soprattutto di Amore. E oggi sono qui per parlarti di un sistema complesso e meraviglioso: la relazione.

So che può capitarti di vivere una relazione ancora non equivalente, nella quale ti sembra di ricevere di meno e di essere lasciata sola. Lo so perché l’amore di coppia chiede tutto e, in cambio, ti darà tutto. 

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Per cui ogni paura e ogni dolore verrà fatto emergere perché tu possa guardarlo e poi andare oltre: non hai bisogno di soffrire. Questo è importante che tu lo capisca.

Puoi interpretare i fatti diversamente da come stai facendo. Non sei sempre abbandonata dall’altro. Non sei sempre carente di qualcosa. Spesso ti accadono situazioni del genere perché tu possa trovare la strada per attuare una visione differente.

“Sei andato/a via. E avevamo condiviso qualcosa. Era qualcosa di nostro. C’eri tu, c’ero anche io. C’eravamo noi. Poi tu sei andato/a e mi hai lasciato sola/o con tante cose da elaborare e mi sembra che tutto sia addosso a me, e mi sembra che la tua anima gridi attraverso il mio dolore. Ma tu sei via e non lo sai. Non lo vedi, non lo guardi, non mi guardi, perché io ti ricordo te e tu non ti vuoi guardare. Ma cosi facendo, smetti di guardare tutto ciò che di prezioso è stato questo incontro”

 

E’ proprio cosi? Puoi vederla cosi, certamente. E, poiché questa visione ti genera sofferenza e senso di esclusione, io te ne vorrei proporre una nuova. Una versione in cui, se lui o lei è andato/a via non è per mancanza di interesse riguardo a ciò che è accaduto, né sempre per paura.

Qualsiasi cosa che nasce e si costruisce insieme – può trattarsi di un bacio, una carezza, uno scambio di sguardi, una relazione completa, ecc –  è voluto da entrambi a qualche livello e crea una dimensione terza, figlia di entrambe le parti. Non esiste una condizione in cui qualcuno crea da solo tutto ciò che accade.

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Eppure questo non significa che l’altro avrà i tuoi tempi ed i tuoi modi, che l’altro reagirà alle emozioni, all’amore, ai cambiamenti che vi interessano come reagisci tu. Anzi, spesso l’altro avrà modi diametralmente opposti, perché la relazione è una bilancia e ci comportiamo in modo da elaborare parti differenti. Poi ci si può scambiare i ruoli. Anzi, avviene: ci si scambia i ruoli.

Se l’altro/a adesso non è con te, non è tuo alleato, è possibile che tu stia sperimentando un dato vissuto che ti è utile per capire il valore che hai. Il fatto che puoi essere lasciato solo o sola, cosa significa? Solo o sola rispetto a cosa? Quell’amore che è stato generato insieme all’altro ti appartiene, lo sai? E’ un tuo grande potere che se, anziché legarlo all’altra persona, lo accogli come tua grande potenza, ti farà sorridere e capire quanto grande, bello e potente sia tu.

Alcune volte, lui o lei devono andare via perché tu possa cogliere il dono di quanto emerge grazie alla relazione.

Spesso, se lui o lei rimangono, tu regali tutto il merito della bellezza che si è creata e non riconosci davvero quanto sia tua. E’ tua invece, e quando rimani da solo, puoi finalmente riappropriartene, sapendo che non è una condizione di abbandono, ma quanto di spazio che viene lasciato affinché tu possa osservare senza concentrarti sulla relazione, ma piuttosto su quanto è stato creato.

Ed è vero anche il contrario, sai? Alcune volte tu devi andare via perché l’altro possa cogliere il dono. Non è una scontata questione di “guarda sto str…o o sta str….a che si accorge di me solo quando non ci sono”, è che proprio la mente, sovraccaricata da input emotivi, necessita di spazio per fare ordine e dare un senso.

Abbiamo tutti bisogno di un senso e non è  una colpa. E può capitare che sia utile cercarlo distanti, in modo da valutare bene cosa si è senza l’altra persona e quanto grande è la bellezza che si è generata insieme.

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L’altro, d’altronde, sta svolgendo il suo lavoro che potrebbe essere anche quello, in certi casi, di usare quanto è emerso tra di voi per raggiungere una pressione tale nella sua vita, da spingerlo al cambiamento. Spesso la relazione ha la funzione di liberare da schemi stretti che non si vogliono più e quello che nasce di forte serve a generare un disequilibrio tale che le persone in gioco devono necessariamente passare a uno stato differente. Ma prima che questo avvenga tra voi due, deve prima avvenire dentro ognuno di voi, per cambiare prima qualcosa in entrambi che limiterebbe altrimenti anche la storia stessa.

Puoi pensarla cosi? E’ più bello, ha più senso, ed è più vero. E, soprattutto, ti concede anche di metterti nella condizione di scoprire momento per momento i messaggi disseminati nella vita, piuttosto che dover sapere sempre cosa sia meglio per te. Perché spesso l’anima dell’altro, se potesse parlare sempre chiaro, te lo direbbe: “Non sono io chi cerchi!”, oppure “Non è il momento, fidati di me”,  o ancora “Ti amo più di quanto vedi, lo capirai”.

Ma il messaggio di fondo è che non è un errore ciò che sta accadendo e che ti sarà chiaro, quando ti sentirai sereno che la vita non è sofferenza, ma solo un modo per imparare, piano piano, tutte le cose che ancora non hai compreso.

So che ci sono tante emozioni che ti confondono. Non voglio chiederti di avere pazienza. Voglio solo che tu veda meglio come funziona il tutto. Se adesso ti trovi ad essere lasciato/a solo/a è un suggerimento, ovvero necessiti di questa solitudine. Solo che, se non ti avesse dato questo input l’altro, probabilmente non ti saresti deciso a vivere questa esperienza.

Allora entra dentro questa esperienza di solitudine, di silenzio. Vivila come se la stessi scegliendo tu, perché in effetti è cosi che è accaduto, hai solo dato all’altro il compito di prendere questa decisione sul piano pratico. Ma hai scelto tu di vivere questa condizione. Quindi non lottare contro di te, lascia che tu possa proseguire in santa pace per come stai decidendo.

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Ed è quando sarai dentro la tua scelta, che saprai come agire e che l’altro potrà dimostrarti di avere la tua stessa voglia, il tuo stesso amore, la tua stessa paura da risolvere. Perchè la relazione è una bilancia e quando tu pendi troppo da un lato, l’altro dovrà contrapporre lo stesso peso. Se invece ti avvicini al centro, se ti lasci consigliare dal comportamento dell’altro per capire che anche tu puoi essere parte attiva di quel dato comportamento, allora anche lui potrà avvicinarsi a te e potrete incontrarvi, senza giochi malsani di potere o manovre di paura e distacco.

E’ un sistema delicato, ma se ne capisci il senso, puoi veramente ritornare a te e, quindi, all’altro!

“E se questo starci lontani ti sta facendo male, io ti chiedo scusa. Non è la ragione per cui lo faccio, ma è importante che io trovi prima me. Sto facendo ciò che posso, o ciò che è nel mio carteggio interno. Tu forse vai più veloce, tu forse vai troppo veloce, forse io mi incarto nella lentezza, forse io all’improvviso mi sbloccherò. Non so neanche io come funziona. So solo che meglio di così non so ancora fare. E so che il regalo più bello che possiamo ancora concederci è quello di proseguire, alle nostre fisiologiche velocità, per vedere quando ci riscontriamo, come due comete che percorrono lo stesso cielo. Perchè è lo stesso cielo quello in cui ci troviamo.”

Se hai bisogno di aiuto in questo processo, troverai i miei contatti QUI e potremo lavorare insieme con consulenze scritte o telefoniche.

Noemi Fiorentino

Fonte : https://www.psicologiacreativa.net/se-non-ti-cerco-arriverai-tu-la-relazione-e-una-bilancia

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