forza-guaritrice-cuore

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di Caroline Mary Moore

 

Oggi il centro del Cuore è sotto i riflettori, e la  Star del momento come  è giusto che sia.

Insomma, siamo tutti pazzi per il Cuore!

 

In quest’articolo, il termine “pazzi per il Cuore”, non è soltanto un gioco di parole per descrivere l’entusiasmo e gratitudine rivolta al Cuore, e il miracolo che esso rappresenta, sia fisicamente, sia energeticamente, “pazzi per il Cuore”: o meglio; “cuori impazziti” è una descrizione dello stato di sovraccarico energetico che favorisce lo stress psicofisico e le malattie cardiache, tra le patologie più diffuse nella nostra, cosiddetta, società moderna.

 

Provate ad immaginarvi come un albero che ospita migliaia e migliaia di uccellini cantatori. All’alba, gli uccellini arrivano uno alla volta, rimanendo  sui rami dell’albero, cantano per l’intera giornata. Con l’arrivo del tramonto, tra il peso e il fracasso, l’albero (in questo caso noi) a dir poco è esaurito.

Credo che la metafora renda l’idea. Essendo un centro energetico paradossale, la dimensione del Cuore (come l’albero) accoglie l’attività mentale sulla sua superficie, e quando rimaniamo troppo a lungo sull’esterno del chakra del Cuore, e nel respiro pieno del suo corpo sottile corrispettivo, l’essere umano letteralmente da i numeri!

 

Avete notato come le persone (noi compresi) abbiamo difficoltà nel raggiungere o rimanere nel nucleo del chakra del Cuore, insieme alle sue meravigliose espressioni di amore incondizionato?

E per aggiungere, solo per capire…. Che cosa significa esattamente “avere il Cuore chiuso” ?

 

Andiamo a scoprire.

 

Il pensiero, per ovvi motivi, è comunemente associato all’intelletto, e per alcuni, la testa e il cuore sono gli “opposti” conflittuali dell’uomo, così mentre la mente si occupa di giudicare e separare milioni di pensieri in categorie dualistiche, il Cuore fa l’opposto – accoglie tutto senza distinzione.

 

Come sappiamo tutti, il chakra del Cuore è la “terra di mezzo”, il luogo nel quale si uniscono gli opposti. Collega i centri inferiori, fisici ed emotivi, con quelli superiori, mentali e spirituali per poi unire il sopra con il sotto e il dentro con il fuori; è un ponte miracoloso, dove il profano e il sacro si uniscono, mescolando, trasformando e trasmutando tutto nel suo spazio vasto nel Qui è Ora. Fin qui non c’è niente di nuovo, tuttavia, non bisogna sottovalutare le sue doti paradossali perché il Cuore ospita, senza pregiudizi, entrambe le polarità, per cui le qualità espresse all’esterno del chakra sono contrarie a quelli del nucleo. Ci è famigliare, o per esperienza oppure per conoscenza, con l’epicentro, dove la dualità gli è estranea, e di conseguenza, sono assenti anche i pregiudizi e la moralità.

 

La diversificazione tra l’esterno e l’interno del chakra del Cuore non è sempre chiara a tutti, appunto perché, amiamo considerare il Cuore come un luogo bellissimo e miracoloso, legato all’amore incondizionato, all’altruismo e alla compassione. E lo è…ma non all’esterno del suo chakra. La superfice della quarta dimensione riceve e mescola le molteplici idea e concetti individuali e collettivi, soggettivi e CONDIZIONATI, che riguardano gli ideali legati all’amore, alle relazioni, all’altruismo, alla bontà e alla compassione etc. Al contrario, per incontrare le stesse qualità nelle loro forme autentiche, universali e INCONDIZIONATE, necessita entrare nei confini dell’epicentro, altrimenti siamo nel chakra del Cuore, ma…..non siamo nel centro del Cuore!

 

Avete notato come giudichiamo alcune persone “senza cuore” come  “ superficiali” o con i “cuori chiusi” incapaci di ‘sentire’ ed esprimere i nostri stessi ideali amorevoli, e la stessa qualità di altruismo ed empatia?

 

Avere il “Cuore chiuso”, energeticamente parlando, significherebbe una morte sicura, il concetto di avere il chakra del Cuore “chiuso” oppure “aperto” va sostituito con una maggiore consapevolezza, uno spostamento di coscienza in grado di riconoscere quando operiamo tramite “l’esterno” oppure “l’interno” del chakra del Cuore. Per diventare consapevoli del nucleo (aprire il Cuore: verso l’interno) l’esterno deve essere sperimentato, vissuto, sentito e compreso. Se guardiamo nello specchio della vita, che è SEMPRE PERFETTA – non è questo il riflesso che oggi giorno ci rispecchia amplificato da miliardi di persone? Tutta l’umanità che vive esclusivamente all’esterno del chakra del Cuore, giudicando e guerreggiando per i loro ideali personali e soggettivi, belli o brutti che siano,  credendo ognuno  di essere nel giusto!

 

I chakra poi, sono governati dal respiro energetico dei loro corpi sottili corrispettivi, che nel caso del quarto livello o “corpo mentale” segue il respiro: ispirazione = forma di pensieri personali e collettivi; espirazione = accettazione/spazio/vuoto.

 

Comunemente si presume che i pensieri siano il prodotto dell’attività del cervello fisico, immagazzinati e prodotti attraverso funzioni neurofisiologiche, tuttavia come arrivano? Nascono come idee originali dal cervello, oppure arrivano da qualche altra fonte? E più importante ancora, quanti di quei pensieri sono proprio nostri?

 

Dal punto di vista energetico, prima di arrivare al cervello, un pensiero è individuato tra milioni di forme-pensiero che influenzano e persino dettano i nostri processi mentali, quindi il cervello umano non produce pensieri ma piuttosto è come un computer che ospita i messaggi che vibrano nei cristalli di luce che fluttuano nel corpo mentale. E non solo, quest’oceano sconfinato di forme-pensiero rimanda alla società e al Paese di appartenenza: in effetti questi cristalli di luce personali sono trasmettitori delle forme di pensiero collettive, più vaste e più potenti. La mancanza di presenza nel qui e ora, mantiene lo stato illusorio che condiziona il pensiero individuale, lasciando l’uomo plagiato dal corpo mentale collettivo. La mancanza di coscienza individuale ci rende vulnerabili al controllo, alla paura e alla manipolazione a livello collettivo, cosa che condiziona enormemente la nostra percezione del mondo e di conseguenza – le nostre azioni.

 

Oramai, le reti d’informazioni sono canali che bombardano il pubblico con un continuo flusso di propaganda caotica e carica d’energia emozionale. Miliardi di forme di pensiero contrastanti che oscillano tra la paura e l’indignazione. Visto la reazione esplosiva ultimamente visibile su tutta la rete di comunicazione globale, il nostro mondo contemporaneo ci richiede una focalizzazione incredibile sul respiro “pieno” del quarto corpo: senza la “presenza”, ci si sente intrappolati costantemente nei pensieri di miliardi di persone! Come la metafora dell’albero e i suoi uccellini cantatori, anche nella nostra realtà personale, la giornata è segnata da un accesso di attività mentale. Giorno dopo giorno, le forme-pensiero nei cristalli di luce vengono energizzate e attivate, consumando energia vitale preziosa, favorendo tensione e stress che rischia di diventare una condizione di vita abituale; poiché molte persone vivono e amano ancora solamente dall’esterno del chakra del Cuore, e nel respiro “pieno” del 4° corpo sottile, senza entrare mai consapevolmente nel suo opposto, verso il vuoto.

 

Nel 2016 l’umanità sta passando, dolorosamente, attraverso il quarto livello di coscienza – lo stretto passaggio per la quinta dimensione. Consapevole oppure no, siamo tutti obbligati a percorrere questo viaggio iniziatico che ci costringe a prendere piena consapevolezza dei nostri “corpi mentali” e l’enorme impatto che essi esercitano, sia in modo negativo, sia positivo sulla Terra come individuali e nella collettività.  Malgrado l’apparenza, ogni giorno più persone sperimentano il nucleo del Cuore, anche se solo per quel attimo sfuggente, che a volte è abbastanza sufficiente per innescare il processo di discernimento, quel “ libero arbitrio”, il dono divino – il diritto umano di scegliere tra vivere la vita con l’accento sul: “avere”, “ottenere” o “ possedere” le qualità del Cuore oppure… semplicemente “sentire” e “vivere” pienamente le sue qualità,  ovvero: “essere”. Questo è il salto dalla testa al Cuore, dall’esterno all’interno, dalla dualità all’unità che accade lì nel meraviglioso mondo paradossale del Cuore.

 

L’umanità è ancora lontana dal salto evolutivo?

Può essere, ma il punto è, dove siamo noi? Non possediamo il potere di cambiare le altre persone e le scelte che fanno, tuttavia, se ci riuniamo nel nucleo del Cuore, nel vuoto, dove siamo TUTTI collegati TUTTO è possibile, e perché no?…possiamo diventare una forza in grado di cambiare il mondo.

 

“You may say I’m a dreamer,

But I’m not the only one,

I hope someday you’ll join us,

and the World will live as one”

 

John Lennon

 

 

‘Imagine’ di John Lennon sottotitolato in Italiano.

https://www.youtube.com/watch?v=6YGMt-BIgec

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