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Ho avuto difficoltà a scrivere questo articolo, a individuare le energie che, rapide e confuse, si muovevano in direzioni apparentemente distanti e opposte. Così ho atteso, perché di seguirle non era il caso per me, avrei perso il senso e anche il senno, come per adesso capita a tanta gente.

Ed in effetti è così. Chi se lo aspettava? Chi si aspettava che eravamo proprio arrivati al nocciolo delle questioni personali? Beh, era tanto tempo che lo desideravamo in fondo, quindi, perché non vedere finalmente concretizzate le nostre speranze e richieste?

Ma, si sa, un conto è sognare ad occhi aperti, un conto è abitare la realtà che si crea. Quando tutto si compie sembra esserci sempre qualcosa che non va, tutto calza stretto, oppure scomodo, ci sembra veloce, oppure non della tonalità che avevamo richiesto, ecc, ecc, ecc. D’altronde si deve mettere insieme e incastrare il desiderio con l’esperienza, il sottile con la materia, l’anima con il corpo. E in questo siamo ancora giovani, non ne sappiamo abbastanza per come crediamo e per come ostentiamo. Siamo tanto inesperti, ma al tempo stesso così volenterosi di imparare. Ecco, io ci vedo così.

E proprio per questo, tra le figure archetipiche dei tarocchi, evidenzierei oggi – e per i prossimi 10 giorni – proprio il primo arcano della serie:  il Bagatto (l’esistenza, nei tarocchi di Osho)

 

 

E’ una figura fondamentale per quest’anno che deve arrivare e Febbraio si chiude con il confronto più spoglio e immediato alla nostra capacità o non capacità di iniziare qualcosa. Siamo tutti, come dicevo, inesperti di fronte al nuovo modo di esistere su questo mondo. Non ci siamo ancora resi conto pienamente che abbiamo cambiato frequenza dell’esistenza e che utilizzare strategie antiche non ha nessuna presa sul piano della materia perché l’energia antica non agisce più su questo piano. Ci troviamo allora con un foglio da colorare, fatto di materiali diversi da quelli su cui le matite che abbiamo sempre usato funzionavano. Adesso abbiamo le matite vecchie (che non funzionano più) e delle matite nuove che proprio non sappiamo neanche come si tengono tra le mani.

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Per abitudine tentiamo e ritentiamo, ancora e ancora, utilizzando le vecchie. Ma niente. Ed entriamo nel pallone perché crediamo di non avere scelta. La scelta, è vero, ormai è decisamente ridotta, nel senso che o prendiamo le matite nuove e impariamo a usarle oppure…prendiamo le matite nuove e impariamo ad usarle! No other way!

Chissà come sarà il nuovo modo di vivere. Come il Bagatto abbiamo tutti gli strumenti per iniziare una nuova vita. L’unico problema che ci troviamo davanti è solo quello di non essere ancora pratici di questi strumenti e c’è solo un modo per diventarlo: divenire di nuovo umili di fronte alla vita e imparare da capo il mestiere di vivere. Siamo tutti allo stesso livello, ciò che può cambiare da persona a persona non è tanto la praticità con lo strumento, quanto la capacità di vedere che siamo ad un nuovo punto di inizio e quindi cogliere l’entusiasmo della prima partenza. Questi ultimi giorni di questo mese così vivo sul piano della crescita arrivano a noi con l’immediatezza di un bambino. Non ci chiedono il permesso, perché sanno già di essere un dono e il comprenderne o meno il valore dipende da noi e da come vogliamo vederli.

Ma nessuno è solo con il suo dolore, questo non mi stanco di dirlo. Il Bagatto è “il cucciolo” dei tarocchi. Tutte le figure dopo di lui, dalla Papessa in avanti, sanno bene quanto sia importante il suo sviluppo affinché il ciclo di evoluzione continui. In pratica è interesse di tutto il cosmo la nostra riuscita in questo momento. Ma che significa riuscire? Aprire un conto in banca? Sposarsi? Guarire? Trovare un nuovo lavoro? Diciamo di si e di no. Questo viene, certo che viene, ma non è il nostro prossimo metro di giudizio su noi stessi. Riuscire adesso è essere in grado di penetrare la vita, giorno per giorno, con incertezza e voglia di scoperta, come un ricercatore attento esegue gli esperimenti sapendo che l’esperienza è più forte di qualsiasi convinzione. Il ricercatore ha una tesi, certo, e spera di convalidarla. La tesi è il desiderio che lo muove e lo spinge a lavorare. Ma sa che, affinché la ricerca sia realmente valida, egli deve essere disposto a non inquinare i dati con le sue speranze. Così osserva e riporta, con sincera voglia di scoprire cosa si nascondeva dietro la sua intuizione. Il risultato, qualsiasi esso sarà, porterà alla verità.

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Dunque, teniamoci pronti a non essere pronti. Lasciamo stare tutte le maschere di grandi esperti che abbiamo indossato nel mondo delle idee e delle presentazioni agli altri, perché adesso siamo proprio partiti nel nuovo mondo e, da qui, possiamo solo ri-imparare a vivere.

Non ho dubbi sul fatto che sarà un successo, l’universo ci tiene per mano. Quindi lasciamo cadere dai pugni chiusi quelle matite vecchie che occupano solo spazio. Ci chiederemo molto presto come abbiamo potuto fare fino ad oggi senza le nuove matite. Nuova tecnologia, in tutti i sensi!

Per approfondire situazioni personali tramite i tarocchi o con altre modalità, contattami alla pagina FB Ritornare all’Anima – Tarocchi, Mandala, Danza, Pranoterapia

Noemi Fiorentino

Fonte : https://www.psicologiacreativa.net/gli-inesperti-imparano-a-vivere/

I Tarocchi Zen di Osho - Tarocchi + Opuscolo


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