di Sara Surti
Ho visto il film la Sirenetta insieme a mia figlia, e alla scena finale ho pianto.
Lei che finalmente ha l’Amore e la Vita che tanto desiderava, ma non riesce a gioire perché si guarda intorno in cerca del Padre. Lui arriva, la Benedice e la spinge verso il futuro.
Ho viaggiato nelle mie lacrime di commozione.
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Suo Padre. Un Padre che finalmente esce dalle sue rigidità ed entra nell’ASCOLTO e nell’ACCOGLIENZA. Seppur la figlia rompe i suoi schemi e i suoi programmi.
Dice “ora ascolto le tue parole,
prima non le “sentivo””.
E arriva il dardo al cuore.
Si muove la Costellazione archetipale di un patriarcato che crolla. Di un maschile che si fonde con il suo femminile interiore e può essere davvero PADRE.
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Un Padre che guida perché “sente”.
È divenuto Empatico.
Riesce a mettersi nei panni della figlia.
E allora la Solidità diviene fluida e quindi davvero Presente e Sostenitiva.
Le dice IO CI SARÒ SEMPRE PER TE OVUNQUE SARAI.
Ed ecco la risposta al grido spesso inascoltato di ogni figlio e figlia che cercano fin da bambini la fierezza negli occhi del proprio padre.
La sua fiducia. Il suo ascolto.
La sua approvazione data non perché obbediscono ai suoi ordini, ma perché si sentono accolti esattamente così come sono.
Allora quel Padre lancia il figlio verso il mondo, verso la vita. Nella direzione non voluta da lui, ma scelta dal proprio/a figlio/a.
Si rompe quella catena di un maschile ripetitivo che desidera un tramando e un futuro fedele ai propri schemi generazionali. Vedi ad esempio il figlio che eredita il lavoro del padre anche se non corrisponde ai suoi talenti. Vedi la figlia che deve comportarsi come quello che secondo lo schema famigliare significa essere “la brava donna”, o che scelga l’uomo approvato dallo schema paterno.
Un padre polarizzato solo nell’energia maschile sarà un padre schematico, che darà regole ereditate dell’educazione uguale a quella ricevuta da lui stesso e che imporrà sottilmente o palesemente la direzione ai figli scelta dalla sua mente.
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Esempio: Se ama il calcio iscriverà suo figlio a calcio…non gli farà provare tutti gli sport per far scoprire al figlio lo sport che ama e che corrisponde ai suoi talenti. E sarà poco accogliente verso i cambiamenti.
Un padre con l’energia femminile integrata sarà un padre che GUIDERÀ proprio perché non imporrà nulla, ma saprà far sentire ai figli il valore delle regole, per crear loro una struttura. Guiderà perché porterà suo/a figlio/a a sentire il valore della sua voce interiore.
Saprà SENTIRE i propri figli e il modo migliore per poter far loro arrivare al cuore gli insegnamenti frutto della sua personale esperienza. Sara’ un Padre che parlerà. Comunicherà in modo Empatico. Proteggerà i figli riconoscendo le loro vulnerabilità perché ha già abbracciato le sue fragilità, senza averne paura. Insegnerà a trarre forza dalla paura. Fuoco dalle lacrime. Conterrà pianti con gli abbracci, senza strozzarli nella gola dei propri figli. Avrà già incontrato le sue lacrime senza vergogna, insegnerà la stessa connessione con il dolore alle sue creature, e il modo di trarne opportunità e occasione di forgiatura, e crescita.
Soffiera’ sul fuoco della forza dei figli perche avrà occhi per riconoscerla, e li porterà ad avere fiducia in sé stessi. Sarà colui che alimentera’ i loro sogni. Che riconoscerà l’unicità di ognuno. E ne sarà il primo sostenitore.
E se tu che leggi stai pensando “io non ho avuto un padre così, allora come faccio?”
Qui saltiamo solo apparentemente in un altro piano e ti parlo di San Francesco. Che ci da testimonianza di una chiave immensa.
Suo padre imprenditore, tra i piu ricchi del paese non approva la sua vocazione. Una vocazione che rompe i suoi schemi nettamente.
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Gli dice ” IO SONO TUO PADRE. Stai disonorando tutto ciò che ti ho lasciato, tutto il lavoro che ho fatto per te. Ho preparato il tuo futuro. Stai disonorando La nostra famiglia e la nostra ricchezza. ” Lo intima prepotentemente a tornare indietro sui suoi passi.
San Francesco si spoglia nudo (metafora dello spogliarsi dalle sovrastrutture ereditate dalla famiglia) e gli dice che lo onora per tutto ciò che ha fatto per lui, ma poi aggiunge:
“Io ho un altro Padre. Che benedice il mio cammino. “
Ecco che quel vuoto si colma innanzitutto con il riuscire a fare ciò che papà non è riuscito a fare con te : SENTIRLO e riconoscere che anche lui è stato un bambino, che è frutto della sua Storia e non riesce o non e’ riuscito a fare diversamente da ciò che ha fatto. Accoglilo nei suoi limiti e permettiti di sentire che ha fatto il meglio che poteva. Vai oltre tu stesso al braccio di ferro dei giudizi e onoralo riconoscendo che ti ha dato la vita. E che oltre la coltre della personalità e delle sue ferite che creano limiti, se ti ha donato la vita, la sua anima non può che augurarti il meglio per te.
E vai a riconnetterti con il tuo maschile interiore, con la scintilla del tuo Sé che conosce il tuo Disegno. Che è il promotore di tutti i tuoi atti di disobbedienza, del tuo istinto che ti conduce verso la liberazione di cio che ti opprime , verso il realizzare i tuoi talenti. Cercarli. Manifestarli. Cerca la connessione a tuo modo con quel Padre Divino che non attende altro che tu legittimi la tua Voce interiore, non aspetta altro che tu ti approvi, e che decidi di credere nei tuoi sogni per lanciarti nel mondo e Benedire il tuo Cammino, aprendo le Acque del Mondo per Te.
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