Tre anni fa cominciai a parlare di influenza delle tempeste solari….sulla nostra salute fisica. e psichica ..e cosi cominciò la mia avventura su FB…Oggi so che non sono le tempeste solari a incidere in particolar modo su di noi …ma la tempesta solare ci indica che qualcosa sta accadendo anche dentro di noi…ma non è generata dalla tempesta in se … è il nostro corpo che insieme al sole risponde a degli input evolutivi …a dei codici che hanno la loro matrice nelle macchie solari binarie… https://camminanelsole.wordpress.com/2015/01/02/levoluzione-in-atto-i-codici-galattici-e-le-macchie-solari/  Solo adesso …invece…si comincia a parlare di tempeste solari in relazione alla salute e in particolare agli ictus…vi propongo un articolo molto interessante tratto da La Stampa (Salute)

Cammina nel Sole (M.R. Iuliucci)

TEMPESTE GEOMAGNETICHE SI RISCHIA L’ICTUS

Eh sì, anche gli eventi atmosferici – se così si possono chiamare – influenzano la nostra salute. Non solo l’umore, quindi, ma anche il nostro benessere.
In particolare sembra che le modifiche geomagnetiche, come le ormai continue tempeste solari o espulsioni di massa coronale che dal 2010 sembrano essere in costante crescita – anziché in diminuzione – possano seriamente aumentare il rischio di ictus.
Ovviamente, ciò accade solo nei soggetti predisposti. Ma, comunque, tanto allegri in questo periodo non c’è da stare.

Ad aver sollevato la questione è uno studio condotto da ricercatori della Nuova Zelanda, i quali hanno esaminato 11.000 persone che hanno avuto un ictus e hanno evidenziato come, durante tempeste geomagnetiche in corso, la probabilità di esserne vittime possa aumentare del 20%. I dati dell’intensità delle tempeste sono stati acquisti dal US National Oceanic and Atmospheric Administration.

«I risultati sono stati una grande sorpresa per noi», spiega l’autore principale dello studio, dott. Valery L. Feigin del National Institute for Stroke and Applied Neurosciences presso la School of Rehabilitation and Occupation Studies dell’Auckland University of Technology.
«Quello di cui siamo rimasti particolarmente sorpresi era la dimensione e la consistenza degli effetti delle tempeste geomagnetiche sul rischio di insorgenza dell’ictus, suggerendo che le tempeste geomagnetiche sono importanti fattori di rischio per l’ictus», ha dichiarato Feigin all’agenzia Reuters.
Come ben si sa, le tempeste geomagnetiche possono durare solo ore o anche giorni, e nei momenti in cui sono molto intense disturbano i satelliti e spingono l’aurora boreale molto più a Sud del solito.

Ancora oggi si ricorda la tempesta del 1989 che ha provocato in Quebec un blackout alla rete elettrica di oltre nove ore.
Quella del 1959, invece, viene ancora ricordata con il nome di “Carrington Event”, nome dato dall’astronomo Richard Carrington. Si pensi solo che il flare è stato così intenso che era visibile persino a occhio nudo. In questa occasione, i telegrafi di ogni parte del mondo furono messi fuori uso per parecchio tempo e alcuni presero persino fuoco.

Il motivo per cui dovrebbe aumentare il rischio di ictus, tuttavia, ancora non è chiaro.
Durante lo studio, ogni episodio di ictus è stato confrontato con l’attività geomagnetica in corso, dimostrando come vi sia un aumento di (quasi) il 20%. Aumento che, secondo gli studiosi, è abbastanza elevato se si paragona al rischio associato a chi usa la terapia ormonale sostitutiva.
Mediamente le persone subiscono un ictus non prima dei settant’anni, mentre durante le tempeste solari l’età media scendeva ai sessantacinque. E secondo Feigin, il 2014 è un periodo di massima attività solare…

«Ci sono prove preliminari sugli effetti delle tempeste geomagnetiche sull’aumento della pressione sanguigna, variazioni del ritmo cardiaco e le capacità di coagulazione del sangue, che sono tutti noti fattori di rischio per l’ictus», sottolinea Feigin.
Se è pur vero che il campo magnetico terrestre è differente a seconda del posto in cui ci si trova, è anche vero che le tempeste geomagnetiche sono in grado di influenzare l’intero campo magnetico terrestre. Quindi, il rischio di problemi alla salute è identico sia per chi vive in Europa che per chi abita dall’altro capo del mondo.

«E’ un’idea affascinante, almeno a quel livello – ha dichiarato il dottor James Brorson, esperto nella valutazione e nel trattamento di ictus presso l’Università di Chicago nel reparto di neurologia – L’idea che le tempeste geomagnetiche influenzino l’avere o meno un ictus sembra quasi un pensiero stregato».
Purtroppo i ricercatori ribadiscono che le tempeste geomagnetiche non sono prevedibili e anche se lo fossero non esiste alcun modo per evitarle, considerando che il campo magnetico terreste è ovunque. Sia dentro che fuori.
Secondo Brorson, il massimo che si possa fare è evitare forti stress, bere alcolici e scongiurare la disidratazione. Concludendo che probabilmente a livello attuale non ci sono significati pratici, ma tutto questo – secondo lui – è molto affascinante.

Questa ricerca è la più attuale, ma non dobbiamo dimenticare quella condotta tempo fa dalle Università della Grecia e Azerbaijan.
I ricercatori hanno condotto indagini per due anni – dal 2006 al 2008 – misurando la frequenza cardiaca di sette persone. Al termine dello studio hanno potuto constatare che il cuore di un essere umano risponde alle variazioni di ritmo dell’attività solare. Ovvero il ritmo cardiaco accelera tre giorni prima dell’espulsione di massa coronale (da 60/70 battiti fino a 84), raggiungendo il culmine il giorno prima della tempesta e ri-aumentando di nuovo quando i raggi cosmici diminuiscono sul nostro pianeta.

Il rischio di attacco cardiaco può aumentare in particolare nelle persone deboli o malate di cuore. Questo dato è stato confermato da scienziati russi e messicani che hanno valutato un aumento del 10,5% nei giorni di tempeste solari. Secondo loro è impossibile possa trattarsi di una coincidenza.
Insomma, gli studi che evidenziano l’associazione tra problemi di salute e tempeste geomagnetiche sono in costante aumento.
A questo punto non resta altro che riuscire a trovare una possibile soluzione per evitare che la gente possa essere vittima degli eventuali effetti avversi, anche se sarà molto dura.
Fonte http://www.lastampa.it/2014/05/05/scienza/benessere/salute/tempeste-geomagnetiche-si-rischia-lictus-vz6OCtCvJpVATbaGXJRguJ/pagina.html

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